Milano - La Polizia locale di Milano, attraverso i controlli su strada e le verifiche sulle operazioni effettuate negli uffici anagrafe, individua oltre mille documenti falsi ogni anno. A cadere nella rete dei controlli dei vigili sono patenti e carte d'indentità contraffatte e una galassia di passaporti con origini tra le più disparate. Alcuni documenti sono falsificati in modo talmente approssimativo da indurre anche i meno esperti a smascherare il reato con una rapida occhiata. Altri sono contraffatti con estrema perizia, tanto da rendere necessari specifi sistemi di controllo, dispositivi elettronici collegati a sofisticate applicazioni, che incrociano varie luci (infrarossa, ultravioletta, radente, trasparente e bianca), consentendo la lettura delle microscritture dei vari documenti e individuando eventuali anomalie. A Milano, città all'avanguardia nel controllo dei falsi documentali, i vigili per lo più effettuano i controlli su strada tramite lenti specifiche e lampade di wood. Con questi strumenti è possibile una prima verifica. Poi, se i dubbi persistono, il documento in odore di falsità viene sequestrato e inviato a un apposito nucleo di controllo.

Da 17 anni, infatti, a Milano - a differenza di tante altre città italiane, Capitale compresa - esiste un'Unità falsi documentali specifica che fa capo alla Polizia locale meneghina. La struttura - che ha contatti con tutte le forze di polizia che in Italia operano nel controllo dei documenti - ha a disposizione un archivio sui documenti provenienti dalle varie parti del mondo e software specifici per il controllo. "Soprattutto - spiega Flavio Rosa, responsabile dell'Unità - puntiamo sulla formazione degli agenti, in modo tale da metterli nelle condizioni di effettuare i controlli in strada e di riportare eventuali dubbi alla centrale solo in caso di anomalie più complesse". L'Unità milanese, dove lavorano 5 specialisti, negli anni ha siglato protocolli di intesa con varie strutture e istituzioni che hanno a che fare con il controllo dei documenti, dalla Motorizzazione civile fino alle Prefetture.

I controlli, sia su strada che negli uffici, hanno portato nel 2016 a verificare 7.332 documenti anomali, con un picco rispetto agli anni precedenti, quando la media si era mantenuta intorno ai 5mila l'anno. Di questi oltre 7mila documenti controllati, una buona parte delle verifiche richieste proviene da fuori Milano: sono tante le città che si rivolgono alll'Unità meneghina per dirimere eventuali dubbi. Molti altri riguardano chiaramente il capoluogo lombardo, dove ogni anno, tra verifiche su strada e controlli anagrafici, vengono smascherati oltre mille documenti falsi. Si va dall'ordinario controllo della patente di guida per strada, alla verifica dei documenti rilasciati dai cittadini comunitari all'ufficio anagrafico, allo scopo di richiedere la residenza o avviare una procedura di Dia. In questo caso, la Polizia locale di Milano, in collaborazione con gli uffici comunali, ha stabilito che prima di ogni "via libera" da parte degli uffici anagrafici, il richiedente debba sottoporre il proprio documento al controllo dell'Unità falsi documentali. L'obiettivo, in questo caso, è evitare che persone con documento comunitario falso possano ottenere la residenza e poi, di conseguenza, richiedere la carta d'Identità italiana archiviando un passato eventualmente illegale e "ripulendosi". Grazie a questo meccanismo di controllo, dal 2012 il fenomeno dei documenti falsi presentati agli sportelli anagrafici del Comune di Milano si è ridotto di un terzo.

"Questo ufficio - commenta l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza - è un'eccellenza milanese. Nato dalla passione di alcuni, è cresciuto negli anni fino a diventare un punto di riferimento in Italia, riconosciuto da tutti. Tutto ciò grazie alla professionalità acquisita e alla capacità di interazione tra i diversi uffici". "La cosa che ci rende più orgogliosi - conclude Antonio Barbato, comandante della Polizia Locale - oltre ovviamente ai buoni risultati ottenuti, è la formazione che l'unità specialistica continua a fare in altre città. È la testimonianza della capacità di mettersi al servizio dei cittadini per diffondere le conoscenze che possano essere d'aiuto a colleghi e altre istituzioni".