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Notizie brevi 04/11/2016

Truffato a Brescia, auto ritrovata a Francoforte: "Grazie ai vigili spezzini"

Il ringraziamento di uno sventurato lombardo che, dopo mille peripezie, è venuto a capo della vicenda

Come cittadino mi sento in dovere di portarvi all'attenzione un episodio a me capitato a seguito di un raggiro e che, il mese scorso, ha finalmente avuto un riscontro positivo.
Circa tre anni fa a Brescia sono stato vittima di una truffa per quasi 50 mila euro, avvenuta con il sistema degli assegni circolari falsi. Dopo aver messo l'annuncio per vendere la mia auto di lusso su un apposito sito internet specializzato, sono stato contattato da un finto acquirente che presentandosi con documenti apparentemente veri (poi risultati falsi) ha portato a termine la transazione pagandomi con assegni circolari falsi. La vendita è avvenuta di venerdì pomeriggio proprio quando le banche erano chiuse ed io non ho potuto verificare subito gli assegni. Dopo due giorni il truffatore provvedeva a far radiare il veicolo per esportarlo in Bulgaria così da perderne ogni traccia.

Dopo aver presentato denuncia presso i Carabinieri del mio paese di residenza, in Provincia di Milano, ho appreso che analoghi fatti erano accaduti a Brescia e che la polizia stradale aveva smantellato un mese prima un' associazione a delinquere finalizzata alla truffa sulle automobili; ho subito contattato le forze dell'ordine di Brescia per spiegare che anche io ero stato vittima di ciò ma "purtroppo l'indagine era stata chiusa" ed io e la mia auto eravamo rimasti fuori da quegli accertamenti...sono proprio sfortunato, oltre il danno la beffa....pensai io.
Allora sempre da privato cittadino ho chiesto come avessero potuto i truffatori con dei documenti falsi ottenere la radiazione del veicolo essendo già stata presentata la denuncia di truffa, e la risposta fu : "l'agenzia di pratiche auto non è stata attenta"... che fortunati loro ho pensato io.


Gli anni passano e della macchina nulla....nessuna notizia ...nessun risultato dalle indagini, tanto che la mia fiducia nelle istituzioni iniziò a vacillare, sono arrivato al punto di chiedere l'aiuto di un "personaggio" che veniva incaricato dalle assicurazioni nella ricerca delle auto rubate. A marzo di quest'anno ricevo una telefonata dalla persona da me incaricata alla ricerca dell'auto; lo stesso mi riferisce di aver visto nei pressi di La Spezia una macchina che sembrava la mia, però con una targa diversa, con a bordo due persone di nazionalità straniera che guidavano ad alta velocità incuranti delle norme del codice della strada. Faccio dei controlli tramite un conoscente e scopro che il mio veicolo era stato reimmatricolato in Italia nella città di Massa ed intestato ad un uomo di nazionalità straniera che risultava abitare proprio a La Spezia; provvedo quindi a recarmi presso la Stazione Carabinieri del mio Comune integrando la denuncia presentata tre anni prima nella speranza che il veicolo di nuovo in Italia potesse essere reperito e fermato; il fascicolo passa dalla Procura di Brescia a quella di Massa ma nulla cambia.


C'è ancora da chiedersi come mai un veicolo, la cui precedente targa italiana era positiva nei registri delle auto rubate, è stato potuto reimmatricolato in motorizzazione e così "ripulito" senza alcun problema.... ma possibile che questi truffatori siano sempre così fortunati a differenza mia?!
Tentando di accelerare le indagini in corso da 3 anni, contattavo arbitrariamente la Polizia Locale di La Spezia, segnalando alla Sezione Motociclisti del Reparto Operativo quanto accadutomi, nella speranza che almeno loro riuscissero a reperire sia la vettura che il nuovo intestatario della stessa. Nulla da fare la sfortuna persisteva in quanto i loro accertamenti non riuscivano ad individuare e reperire alcuno.
Ma ai primi di ottobre la fortuna gira.... Accade dell'incredibile... il nuovo intestatario della mia vettura viene riconosciuto ed intercettato proprio da una di quelle pattuglie della Polizia Locale della Sezione Motociclisti che a suo tempo si era interessata nella sua ricerca, però alla guida di un'altra vettura.


La stessa pattuglia, raggiunta poi da un'altra pattuglia composta proprio dall'Agente che avevo interpellato e che si era interessato a suo tempo nelle ricerche, inizia una minuziosa ed attenta analisi del veicolo e dei documenti del fermato. Grazie alla tenacia ed alla arguzia investigativa di tutti e 4 gli Agenti della Polizia Locale dopo ore di ricerca riescono a scoprire che il mio veicolo esiste ancora ed è nascosto in un officina tedesca di Francoforte. Gli Agenti della Locale di La Spezia presi contatti, riescono a convincere la polizia criminale tedesca ad effettuare un sopralluogo che darà esito positivo. Pertanto oltre ad essere riusciti a reperire il soggetto riescono anche ad ottenere il sequestro preventivo del mezzo che attualmente è in custodia delle forze dell'ordine tedesche, mettendolo così al sicuro.


Ho voluto raccontare questa storia accadutami perché spesso sottovalutiamo la professionalità della Polizia Locale, io personalmente ho in questi tre anni avuto a che fare con Carabinieri, Polizia Stradale, Polizia Francese e "i vigili" sono stati il mio ultimo pensiero, ma invece loro hanno risolto il caso con determinazione e capacità investigativa.
Per ora sono in attesa di scoprire come potrò ritornare in possesso del mio mezzo che attualmente è sotto custodia in Germania , ma grazie ai quattro volenterosi e capaci agenti della sezione motociclisti della Polizia Locale di La Spezia, so che non mi devo perdere d'animo e che la giustizia esiste ....basta solo trovare qualcuno che abbia la voglia di applicarla.
Desidero ringraziare pubblicamente l'equipaggio di quelle 2 pattuglie che hanno dato prova di grande professionalità e mi hanno ridato fiducia nelle istituzioni.
 

Paolo Giorgetti

da cittadellaspezia.com


La macchina torna dalla Germania. (ASAPS)

Venerdì, 04 Novembre 2016
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