Martedì 14 Maggio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 03/11/2016

Inversione a U sulla Cisa: l'autista, riavuta la patente, circola sereno in Europa
da uominietrasporti.it

«Qualora il titolare della patente ritirata dichiari di lasciare il territorio nazionale, può richiedere la restituzione della patente stessa al prefetto».

È il cavillo (dettato dell’articolo 135 del codice della strada) che ha salvato il camionista rumeno che nel luglio scorso era stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza (per guardare il video, clicca qui) a effettuare una inversione a U sull’autostrada A15, all'altezza di Pontremoli, tra La Spezia e Parma.

Gli agenti della Polizia Stradale che rintracciarono mezzo e autista attivarono immediatamente il fermo amministrativo del primo per tre mesi, mentre per il secondo scattò la denuncia per attentato alla sicurezza dei trasporti, una multa da 8mila euro e la revoca della patente per tre mesi, mentre in contemporanea veniva avviata la procedura per il ritiro. Ritiro però che – come riporta l’Asaps sul suo sito – la Prefettura (l’atto è di sua competenza) non ha mai effettuato in quanto l’autista del mezzo dichiarò che sarebbe uscito dal nostro Paese.

Così, la situazione che si è venuta a creare ha del paradossale: un autista colpevole di una manovra altamente pericolosa e che potrebbe magari ripetere, non ha subito da quell'evento alcuna conseguenza. Visto che è tornato in possesso della sua patente e circola tranquillamente sulle strade d'Europa. Ovviamente, non gli è consentito di mettere piede in Italia. Ma è veramente una soddisfazione da poco.

Una situazione talmente paradossale che la stessa Asaps ha commentato: «Così la sicurezza stradale sarà sempre perdente!».

da uominietrasporti.it


L’assurdità del sistema italiano per un cavillo contenuto nell’art. 135 CdS «qualora il titolare della patente ritirata dichiari di lasciare il territorio nazionale, può richiedere la restituzione della patente stessa al prefetto» che permette ai conducenti stranieri di riottenere la loro patente e di continuare a guidare in tutti gli altri paesi europei, a differenza di quello che accade a un conducente italiano. Signori legislatori questa situazione va sanata! (ASAPS)

Giovedì, 03 Novembre 2016
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK