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Notizie brevi 08/08/2016

Sardegna: il papà sarà processato per omicidio stradale per la morte del figlio
Nell’incidente avvenuto sulla provinciale 63, vicino al bivio di Ardara, il piccolo Salvatore Sotgiu ha perso la vita nello scontro con un trattore.

La mamma del piccolo Salvatore durante i funerali.

Il destino a volte è crudele. Suo figlio non c’è più e lui, Daniele Sotgiu, il papà di 36 anni, esperto autista, che venerdì 30 luglio è andato a sbattere su un trattore nella provinciale 63, nella zona del bivio di Ardara, sarà processato in Tribunale per #omicidio stradale: il suo bambino, infatti, è morto poco dopo l’impatto con il mezzo e l’auto dove viaggiava insieme al papà. E proprio in questi giorni Carlo Scalas, il sostituto procuratore del Tribunale e responsabile dell’inchiesta, ha incaricato un perito, l’ingegnere Marco Antonio Pes, di effettuare tutti i controlli necessari per stabilire l’esatta dinamica del tragico incidente.

Allo specialista, infatti, sono state affidate le perizie della Bmw, l’auto tedesca su cui viaggiavano padre e figlio e anche del trattore guidato da Rino Satta, di Mores, su cui la berlina si è schiantata. Sul luogo dell’incidente erano intervenuti i Carabinieri di Bonorva che avevano eseguito tutti i rilievi previsti dalla legge che, certamente, faranno parte del processo penale a cui dovrà essere sottoposto Daniele Sotgiu che, anche se per poco, era rimasto positivo all’alcol test.
Un ricordo indelebile

Erano da poco passate le 21 e 30 del 30 luglio quando, secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri  di Bonorva, Daniele Sotgiu insieme al figlioletto Salvatore, stava percorrendo la strada provinciale 63, esattamente poco dopo la rotatoria che porta gli automobilisti nella radura di Chilivani nel tratto che arriva a Mores. Improvvisamente, per motivi che ora dovranno essere stabiliti da un perito del Tribunale, l’auto guidata dal papà sarebbe andata a scontrarsi, dopo un probabile tentativo di sorpasso mal riuscito (così la pensano i Carabinieri) con il rimorchio di un trattore che si è trasformato in un muro di cemento armato.

Il violento colpo con il mezzo a quattro ruote infatti era stato devastante. E per il piccolo Salvatore, che era sistemato nei sedili di dietro all’interno del suo seggiolino e protetto dalla cintura di sicurezza, non c’era stato purtroppo niente da fare. Nonostante il papà fosse riuscito a liberarlo dalle lamiere, poco dopo l’immediato arrivo di un’ambulanza del 118, il bimbo aveva smesso di respirare tra le braccia del povero genitore che disperato urlava “Stai tranquillo, non ti lascio solo”.
Una tragedia nella tragedia

Dopo l’incidente i Carabinieri avevano effettuato tutti i controlli di rito e avevano anche eseguito l’alcol test su Daniele Sotgiu che, anche se per pochissimo, era rimasto positivo al dispositivo in cui aveva soffiato. Quindi per lui, oltre la tragica fatalità che sicuramente in quel preciso istante gli ha cambiato per sempre la vita, anche un processo in Tribunale per omicidio stradale.


fonte: it.blastingnews.com


Dopo la tragedia, il processo al papà. (ASAPS)

 

Lunedì, 08 Agosto 2016
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