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Notizie brevi 17/01/2005

"La vita é tua, non perderla per strada": riparte l’iniziativa del capoluogo Toscano, attraverso incontri, immagini choc, tolleranza zero sulle strade e tanta, tanta educazione per i giovani

Firenze, "La vita é tua, non perderla per strada": riparte l’iniziativa del capoluogo Toscano, attraverso incontri, immagini choc, tolleranza zero sulle strade e tanta, tanta educazione per i giovani

di Lorenzo Borselli.

(ASAPS) FIRENZE – L’assessore alla sicurezza urbana del comune di Firenze, Graziano Cioni, non ha mancato alla sua parola. Appena due settimane fa – in occasione di una tavola rotonda a Campi Bisenzio, cui aveva partecipato anche l’Asaps – aveva annunciato infatti che l’amministrazione aveva intenzione di riprendere la lunga serie di iniziative, e la parola data è stata mantenuta.
Cioni, proprio ieri, ha presentato infatti il programma della serie di iniziative, che coinvolgono davvero tutta la città. Vediamo nel dettaglio, come: l’assessore, che ha perso una figlia in un terribile incidente, ha messo insieme un vero e proprio staff, a nostro giudizio "politicamente corretto", che attinge dal mondo istituzionale e dell’associazionismo, dalle associazioni di categoria ai vari indotti commerciali.
Sulle strade fiorentine torneranno innanzitutto le immagini choc, accompagnate da slogan forti, uno dei quali ha dato ormai il nome all’impegno voluto dall’esecutivo di Leonardo Domenici,  "La vita è tua, non perderla per strada": questo folder di manifesti, che proporranno immagini di auto distrutte e i volti di decine di giovani rimasti sul selciato, ha suscitato molto interesse nei fiorentini nel corso della passata edizione ed ha fornito un ottimo stimolo sul senso di responsabilità.
L’obiettivo dello staff di Cioni resta dunque quello di informare, anche con crudezza, che la strada potrebbe far arrivare un conto così tragico anche nella propria casa. A spiegare queste cose, con lui, c’erano anche l’assessore alla pubblica istruzione e politiche giovanili Daniela Lastri, il Comandante della Polizia Municipale Alessandro Bartolini, il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Firenze Luigi Marroni, Fausto Rapisarda della Fondiaria-Sai che ha sponsorizzato l’intera campagna, Alessandra Maggi presidente dell’Istituto degli Innocenti, ed il nostro amico  Sergio Cianti,  dell’Associazione Europea familiari e vittime della strada. "Anche questa volta vogliamo colpire la sensibilità dei cittadini – ha detto Cioni – e cercheremo di far capire a tutti che le conseguenze del mancato rispetto delle regole del codice della strada, da cui si originano gli incidenti stradali, possono avere gravi conseguenze".
L’illustrazione della campagna è iniziata però con la descrizione del fenomeno sinistrosità sulle strade del comune, che ha contato 5.700 incidenti complessivi, che hanno fatto registrare 28 morti. "Questa campagna è di grande valore culturale – ha spiegato l’assessore alla Pubblica Istruzione Daniela Lastri – ed avrà modo di sensibilizzare, attraverso i bambini e i ragazzi, anche le loro famiglie.
Sarà un grande impegno per noi seguire tutto il percorso formativo attraverso il concorso sulla creatività giovanile, perché l’obiettivo è quello di formare ad una forte coscienza civile per il rispetto delle regole e a comportamenti corretti verso gli altri". La campagna sarà articolata in tre diverse fasi, ognuna caratterizzata da un messaggio specifico e rivolta a target differenti.
La prima, che partirà lunedì 17 gennaio e proseguirà fino alla fine di febbraio, sarà dedicata al problema della sicurezza dei bambini all’interno dei veicoli, molti dei quali pagano un prezzo altissimo per la noncuranza dei grandi. A tal proposito sono stati preliminarmente illustrati i risultati delle ricerche effettuate dalla ASL di Firenze, proprio sull’utilizzo delle cinture di sicurezza. "Il dipartimento della prevenzione – ha spiegato il direttore Luigi Marroni – ha condotto due indagini sul territorio di sua competenza a distanza di sei mesi sull’uso delle cinture di sicurezza e una sull’utilizzo dei sistemi di ritenzione per bambini.
E nonostante sia emerso un miglioramento nei dati, ancora la situazione è lontana dall’essere ottimale"
. Secondo le stime locali, la percentuale di utilizzo è infatti passata dal 57,6% rilevata nel dicembre 2003 al 70,6% del giugno 2004, ma rimane ancora troppo basso nei passeggeri posteriori. Se infatti la percentuale d’uso è del 72,9% nei guidatori e del 72% del passeggero anteriore, questa scende ad appena il 21,3% tra le persone che siedono dietro. Agghiacciante, invece, la negligenza rilevata sull’uso dei dispositivi di sicurezza per bambini, secondo la ricerca effettuata per i piccoli che frequentano l’asilo nido, le scuole materne ed elementari.
Nella primavera 2004, sono state prese in esame tutte le auto con bambini a bordo che si fermavano in prossimità di una scuola: l’indagine ha accertato che il seggiolino è presente nel 48,5% dei casi esaminati con notevoli differenze nelle diverse tipologie di scuole: asili nido 87%, scuole materne 77%, scuole elementari 10%. Nel 38% dei casi in cui il seggiolino era assente il bambino era seduto sul sedile anteriore e nel 5% dei casi i bambini erano posizionati davanti e dietro.
Negli altri casi i bambini erano seduti sul sedile posteriore. Proprio lo scorso anno, tra le altre cose, una piccola di 7 anni è rimasta uccisa a seguito di un tamponamento: si trovava in auto con la madre, ferma all’incrocio tra la scuola e la propria casa: una distanza di poche centinaia di metri. La bambina non aveva la cintura e quando il veicolo venne tamponato, finì con violenza contro il cruscotto e morì durante l’operazione in attesa di un cuore nuovo.
Secondo le rilevazioni dell’ASL,  l’uso dei seggiolini e delle cinture di sicurezza riduce di ben sette volte il pericolo di morte. Ai dati degli incidenti a Firenze (nei primi dieci mesi dell’anno si sono registrati 21 feriti di minori fino a 14 anni e 258 nella fascia di età 14-18), si aggiungono quelli illustrati dalla presidente dell’Istituto degli Innocenti, Alessandra Maggi:

"Nel 2003, in Toscana, sono morti per incidenti stradali 387 minori di cui 237 conducevano un veicolo (motorini e biciclette), 82 erano trasportati e 68 erano pedoni.
Se allarghiamo lo sguardo a livello nazionale i numeri sono ancora più gravi: in totale i minori deceduti sono stati 6.015 di cui 3.925 conducevano un veicolo, 1.328 erano trasportati e 762 erano pedoni. Si tratta di dati drammatici e per questo abbiamo aderito alla campagna del Comune e ci impegneremo perché abbia un’eco anche a livello nazionale e internazionale"
. Proprio per aumentare la conoscenza, saranno distribuiti opuscoli informativi e descrittivi sull’utilizzo delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini, ed anche i pediatri saranno coinvolti nella massiccia operazione, mentre la Polizia Municipale dedicherà alla campagna 30 agenti al giorno, prima ad educare i genitori direttamente fuori dalle scuole materne ed elementari, e poi a reprimere con controlli mirati.
Per completare la prima fase, visto che spesso sono i più giovani a dire ai grandi come comportarsi civilmente, è stato bandito un concorso di creatività giovanile rivolto agli studenti del terzo anno delle scuole medie inferiori e a tutti i ragazzi di età compresa tra 15 e 21 anni. Il concorso prevede tre forme di partecipazione: una per la realizzazione di uno spot sulle tematiche relative alla sicurezza stradale rivolto a tutti i giovani residenti nel comune di Firenze di età compresa tra 15 ai 21 anni; una seconda per la creazione grafica di un logo da utilizzare per la futura campagna di sicurezza stradale rivolto agli studenti degli istituti scolastici superiori ad indirizzo artistico del Comune di Firenze; infine la realizzazione di elaborati scritti incentrati sui rischi derivanti dallo scorretto o mancato utilizzo delle cinture e dei seggiolini rivolto agli studenti delle terze classi delle scuole medie inferiori del Comune di Firenze.
La  seconda fase della campagna, invece, si svolgerà in primavera e toccherà la guida in stato di ebbrezza e il superamento dei limiti di velocità, mentre la terza fase – direttamente collegata alla seconda – prenderà in esame le conseguenze delle trasgressioni delle regole di sicurezza stradale. (ASAPS).

 

 


di Lorenzo Borselli.

Firenze
Lunedì, 17 Gennaio 2005
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