Mercoledì 01 Maggio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 20/01/2005

Ventimiglia - Colpo di scena dall’autopsia ucciso dalla sua carabina il francese morto alla Frontiera
Giallo sul conflitto a fuoco con due Poliziotti

da "Il Secolo XIX "

Colpo di scena dall’autopsia ucciso dalla sua carabina il francese morto alla Frontiera
Giallo sul conflitto a fuoco con due Poliziotti

Ventimiglia Colpo di scena nell’inchiesta sulla morte di Bruno Paul Maurice Kolly, il francese di 37 anni ucciso la sera di giovedì scorso alla barriera di confine dell’Autofiori, al termine di un conflitto a fuoco con la polizia. Dall’autopsia è emerso che la vittima è stata uccisa da un proiettile calibro 22 compatibile con la carabina utilizzata dal francese per ferire uno dei due agenti e successivamente per esplodere altri colpi contro l’altro poliziotto, quello che poi - secondo la prima ricostruzione - aveva risposto al fuoco con la pistola d’ordinanza, una semi-automatica 9x21. Il proiettile sarebbe stato recuperato all’interno della scatola cranica e inviato ai laboratori della polizia scientifica per essere sottoposto a comparazione con l’arma di cui era in possesso il francese. L’esame tecnico avrebbe appunto stabilito la compatibilità con la carabina.
Sulla clamorosa novità che arriva dal primo referto redatto dall’anatomo-patologo che ha effettuato l’autopsia, Lorenzo Varetto, dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Torino, la procura di Sanremo non si pronuncia.
Il fatto che Kolly sia stato ucciso da un colpo esploso dalla sua carabina e non dal proiettile esploso dal poliziotto schiude nuovi scenari. Il francese potrebbe essersi suicidato, oppure essere stato vittima di un incidente nel tentativo di scappare. Ma dall’autopsia gli inquirenti si attendono anche altre risposte. In particolare, i quesiti riguardano la distanza dalla quale è partito il colpo mortale (il proiettile è rimasto conficcato nella testa dell’uomo). Importante sarà anche la risposta sul presunto stato di ebbrezza di Kolly, che secondo la testimonianza dei due poliziotti sarebbe stato fermato perché la sua auto procedeva a zig-zag.
Fino a oggi, la ricostruzione di quanto avvenuto la sera del 12 gennaio scorso nel piazzale autostradale di Ventimiglia era in gran parte legata allo stesso racconto dei due agenti protagonisti della tragica sparatoria: Corrado Aruta, 37 anni, rimasto ferito all’inguine e Sergio P., che sino alle scorse ore si riteneva avesse sparato il colpo che ha centrato Kolly alla tempia destra, uccidendolo.
Kolly, un chimico originario di Saune et Loire, un matrimonio fallito alle spalle, in attesa della sentenza di divorzio (fissata per il 25 gennaio), aveva appena passato una notte in guardina in Francia per guida in stato di ebbrezza. Secondo quanto ricostruito, quella sera Sergio P., a oggi indagato per eccesso colposo di legittima difesa, dopo aver fermato la Rover del francese è salito sull’auto di servizio per verificare i dati del francese alla centrale. E chiedere l’intervento della radiomobile con l’etilometro. «Improvvisamente - ha raccontato il poliziotto ferito - Kolly si è avvicinato all’auto del mio collega, chiedendo se vi erano dei problemi. Poi è tornato verso la vettura. Ma invece di salire al posto di guida, con un balzo ha aperto il portabagagli, ha tirato fuori il fucile e ha sparato».
A questo punto il racconto dei poliziotti si fa incalzante. «Eravamo sotto tiro», hanno spiegato. Mentre Corrado Aruta, già ferito all’inguine cercava di mettersi al riparo, Kolly si è nascosto dietro la Rover. Sergio P. ha risposto al fuoco con tre colpi. Poi il momento fondamentale. Kolly, seminascosto, avrebbe esploso due colpi. Il poliziotto ha invece risposto con uno solo. Che si riteneva avesse ucciso il francese. «Abbiamo atteso qualche minuto - hanno raccontato gli agenti - poi abbiamo fatto il giro della Rover. E abbiamo visto Maurice Kolly steso a terra».
Patrizia Mazzarello.
Giovedì, 20 Gennaio 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK