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Notizie brevi 02/02/2005

MATERA - OPERAZIONE SECRET PARK Più di cento furti messi a segno tra Matera e i comuni del Barese. Sedici gli indagati. Colpito il mercato di auto rubate. La polizia scopre nel Foggiano una banda di specialisti, dieci arresti. Un paraplegico il «regista» dei furti. Smontate, le vetture erano cedute a ricettatori e rivendute come pezzi di ricambio

da "La Gazzetta del Mezzogiorno"

OPERAZIONE SECRET PARK
Più di cento furti messi a segno tra Matera e i comuni del Barese. Sedici gli indagati. Colpito il mercato di auto rubate. La polizia scopre nel Foggiano una banda di specialisti, dieci arresti. Un paraplegico il «regista» dei furti. Smontate, le vetture erano cedute a ricettatori e rivendute come pezzi di ricambio


Emilio Oliva

MATERA - «Ti serve una Megane?». Bastava una telefonata al cellulare e l’affare era concluso. Auto o veicoli industriali presi di mira venivano rubati, smontati e rivenduti come pezzi di ricambio o taroccati, con la complicità di una fitta rete di meccanici e carrozzieri. Un mercato illegale parallelo, dai facili profitti, esentasse.

A dirigere i furti, segnalando questa o quella vettura, era un paraplegico. Sarebbe uno dei componenti di una banda di foggiani, con base a Cerignola, specializzata in furti e riciclaggio di auto e mezzi pesanti. Più di cento colpi messi a segno tra Matera e i comuni del Barese. Dopo un complesso lavoro di indagine avviato nel 2003 dalla Squadra Mobile, in collaborazione con la Polizia Stradale, l’organizzazione è stata sgominata l’altra notte, con l’esecuzione di 10 arresti. Altri quattro potrebbero scattare nelle prossime ore. Sono invece 16 le ordinanze di custodia cautelare spiccate dal giudice per le indagini preliminari, Angelo Onorati, su richiesta del pubblico ministero, Salvatore Colella, che ha coordinato le indagini. Quasi tutti gli arrestati hanno precedenti penali.

Cinque di loro sono detenuti in carcere. Si tratta di Michele Tullo, 30 anni, e Luigi Perrucci, 45, di Cerignola, Domenico Callea, 28, di Bari, Antonio Logrieco, 31, e Francesco Antonio Schiraldi, 42 anni, di Bitonto. Hanno invece ottenuto gli arresti domiciliari Cosimo Damiano Brilli, 35 anni, di Bitonto, Antonio Mancini, 19, Emilio e Leonardo Cirulli, 29 anni il primo e 32 l’altro, e Domenico Tricarico, 18, di Cerignola. All’obbligo di firma sono stati sottoposti altri due indagati. Il blitz è stato portato a termine da 150 agenti di polizia. Con gli uomini della Squadra Mobile e della Polizia Stradale hanno collaborato le questure di Foggia e Bari, il commissariato di Cerignola, il Nucleo di prevenzione crimine della Puglia, la Polstrada e il Corpo forestale di Foggia, che ha individuato in un bosco uno dei nascondigli sfruttati per occultare le scocche delle auto rubate.

L’operazione contro i furti di auto è stata denominata «Secret Park», ovvero il parcheggio segreto dove erano piazzati auto e veicoli industriali rubati. Oltre a quest’area, la polizia ha sequestrato due grossi impianti di autodemolizione a Cerignola e un capannone industriale sulla statale 98 Bari-Foggia adibito a deposito di autocarri di dubbia provenienza. I particolari dell’operazione sono stati illustrati ieri mattina in una conferenza stampa dal questore, Antonio Dellinoci, dal sostituto procuratore Salvatore Colella e dal dirigente della Squadra Mobile, Giancarlo Conticchio. Ad attirare l’interesse degli investigatori sulla vicenda - ha spiegato quest’ultimo - era stato un incremento di furti di auto di grossa cilindrata, in particolare Bmw, Mercedes e Audi.

I ladri si spostavano da Cerignola in gruppi di cinque o anche sette individui. Rubavano quattro o cinque auto al giorno, su commissione o secondo piani definiti all’istante. Tra le vittime dei furti non sono mancati concessionari o clienti, interessati al controllo dell’auto quasi nuova. Ma spesso i colpi avvenivano ai danni di imprese delle aree Paip e della zona industriale. Le vetture rubate erano cedute ai ricettatori per somme dai 300 ai 700 euro. Smontate, erano rivendute come pezzi di ricambio e i guadagni si moltiplicavano. Autocarri e mezzi industriali, invece, erano riciclati sul mercato dell’usato dopo esser stati taroccati. A ricostruire l’organigramma dell’intera banda si è arrivati attraverso un paziente lavoro di indagini, basate su appostamenti e intercettazioni telefoniche. Sono state seguite le mosse degli autori dei furti e si è giunti a localizzare nel Foggiano la base dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate due auto di grossa cilindrata appena rubate, 15 motori, targhe e centraline di sistemi di controllo.



Mercoledì, 02 Febbraio 2005
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