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Notizie brevi 26/02/2016

Sezione Polizia Stradale L’Aquila - Sottosezione di Pratola Peligna
Dopo anni di indagini arrestato un truffatore che agiva nel settore motoveicoli
Decine di persone raggirate attraverso apertura e chiusura di società

(ASAPS) Nelle prime ore di giovedì 25 febbraio la Squadra di Polizia Giudiziaria della Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna (AQ) ha dato esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Sulmona nei confronti di un cinquantunenne di Sulmona.

L’operazione rappresenta l’epilogo di un’indagine iniziata nel luglio 2012 dopo una denuncia-querela per truffa e appropriazione indebita presentata nei confronti della persona fermata dagli agenti della Stradale.
Da quella data era iniziata una complessa attività investigativa rivolta in particolar modo alla compravendita di motocicli avvenuta presso una nota rivendita di Sulmona.

Nel corso delle indagini, nonostante l’aumento crescente delle denunce-querele nei confronti del titolare della rivendita e l’esecuzione da parte della Stradale di Pratola Peligna di provvedimenti cautelari di sequestro e perquisizione, il truffatore continuava imperterrito ad operare sul territorio anche attraverso apertura e chiusura di società di comodo tramite le quali riusciva a portare a termine le compravendite di motoveicoli che risultavano essere vere e proprie truffe e appropriazioni indebite.

Nel mese di settembre 2012 il cinquantunenne arrestato aveva ceduto la sua impresa individuale, praticamente in stato di fallimento, ad una nuova società a responsabilità limitata intestata alla madre ottantenne della sua compagna, continuando ad amministrarla di persona.
Grazie al suo modo di fare accattivante, alla sua grande loquacità e all’utilizzo di falsa documentazione, il venditore-truffatore continuava tranquillamente nel suo intento criminale tanto da riuscire a cambiare nel corso degli anni successivi due sedi e a disperdere motoveicoli cedutigli in conto terzi, senza corrispondere ai proprietari il dovuto corrispettivo.

La tecnica posta in essere si affinava si consolidava a tal punto da riuscire, nel mese di maggio 2013, ad ottenere da parte di una nota azienda motociclistica italiana una fornitura di otto motoveicoli che ovviamente sono rimasti impagati.
In seguito ad un controllo effettuato su un ciclomotore venduto da A.N. (queste le iniziali della persona arrestata) appartenente a un residente di Sulmona, gli uomini della Stradale hanno avuto modo di accertare che lo stesso rientrava tra quelli della fornitura non pagata, che era stato immatricolato con i dati identificativi di un ciclomotore demolito e che presentava il numero di telaio abraso.

Da quel momento si è accertato compiutamente il riciclaggio del veicolo che, non essendo stato pagato, non poteva essere immatricolato con le normali procedure in quanto il fornitore aveva trattenuto la dichiarazione di immatricolazione.
Le successive indagini hanno permesso agli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria di Pratola Peligna di rinvenire un altro ciclomotore commercializzato con la medesima procedura.

Nonostante l’incombente attività di polizia giudiziaria, nel mese di settembre 2015 A.N. è riuscito ad ottenere da un’altra azienda italiana di motocicli una seconda fornitura di dodici motoveicoli che però sono stati posti sotto sequestro su delega dell’Autorità giudiziaria.
Con la brillante operazione della Sezione di Polizia Giudiziaria della Stradale di Pratola Peligna è stato così possibile bloccare una intensa attività seriale di truffa, appropriazione indebita e riciclaggio di motoveicoli con buona pace dei venditori onesti e degli acquirenti che si sentiranno più tranquilli al momento dell’acquisto del loro mezzo. (ASAPS)
 


 

Bloccato il truffatore seriale di moto. (ASAPS)

Venerdì, 26 Febbraio 2016
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