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Notizie brevi 22/01/2016

Dopo 194 anni addio alla Guardia Forestale

Con l'approvazione della riforma della P.A. nasce il Comando per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare

Con l'approvazione della riforma della Pubblica Amministrazione nasce il Comando per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare, attraverso la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato all'interno dell'Arma dei Carabinieri. Nato nel 1822, il Corpo Forestale dello Stato è specializzato nella difesa del patrimonio agro-forestale italiano, nella tutela dell'ambiente e del paesaggio e nel controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare. Concorre all'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché al controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane. "Con la riforma - afferma in una nota il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina - riorganizziamo le funzioni di polizia impegnate sul fronte agroambientale, dotando l'Italia di una moderna struttura in grado di assicurare sempre meglio prevenzione e repressione su questo fronte. Uniamo le forze e potenziamo gli strumenti operativi. Il nuovo Comando assicurerà professionalità, specializzazione e un ramificato presidio del territorio rappresentando di certo una delle esperienze più avanzate d'Europa". Ecco le principali novitá della riorganizzazione, rese note dal Mipaaf.

Potenziata la tutela agroalimentare Dalla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri nasce il Comando per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare. Una grande forza che potenzia le capacità dell'Italia di preservare e difendere il suo patrimonio paesaggistico, ambientale e agroalimentare. 7 mila uomini specializzati impiegati sul campo.

Perché i Carabinieri L'Arma, per il modello organizzativo e operativo di presidio del territorio, garantisce il più alto livello di potenziamento della tutela agroambientale. Negli anni proprio i Carabinieri hanno sviluppato anche competenze specifiche in questo campo con Nuclei specializzati come i Nac (Nucleo Anticontraffazioni Carabinieri) e Noe (Nucleo operativo ecologico), oltre all'attività dei Nas (Nucleo anti sofisticazioni).

Rafforzato il presidio territoriale Viene potenziato il livello di presidio del territorio attraverso il rafforzamento dell'attuale assetto con la cooperazione della capillare rete di strutture dell'Arma, delle sue capacità investigative e delle sue proiezioni internazionali per le attività preventive e repressive.

Mantenuta la specializzazione Nel nuovo comando viene assicurata la specializzazione attraverso l'impiego del personale del Cfs e anche i nuovi immessi verranno specificamente formati, così da garantire un alto livello professionale nelle materie agroambientali.

Valorizzate le professionalità Il personale mantiene le competenze possedute e viene impiegato nell'attuale sede di lavoro e incarico ricoperto. Nascono per questa ragione i Ruoli forestali nell'Arma. Anche le progressioni di carriera vengono salvaguardate rispettando i criteri attualmente esistenti. La riorganizzazione prevede poi il trasferimento di 750 agenti ad altre forze di polizia o amministrazioni.

Migliorati i costi di gestione Con la riorganizzazione del Cfs e le altre misure contenute nel decreto legislativo vengono efficientati i costi di gestione. Il nuovo comando è posto alle dipendenze funzionali del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali a conferma dello stretto collegamento del comparto di specialità con le competenze, le tematiche e gli obiettivi del Ministero.

da iltempo.it


A me personalmente dispiace molto. Un corpo con una lunga storia meritava più attenzione.
Una specialità unica. L’abolizione di un corpo di 7.000 agenti non risolve certo il problema. E ora ne creerà molti altri per l’assorbimento di quel personale (Giordano Biserni)

Venerdì, 22 Gennaio 2016
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