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Ansa |
ROMA
- Dopo una notte da incubo, decine di
automobilisti restano ancora bloccati sull’autostrada A3
Salerno-Reggio Calabria a causa delle neve che sta
cadendo abbondante su tutto il sud Italia.
Secondo quanto riferiscono alcuni soccorritori, la situazione
è sempre molto difficile. Neve e ghiaccio infatti bloccano da mercoledì
alle 17 la Salerno-Reggio Calabria fra Pontecagnano, in Campania,
e Sibari, in Calabria: un tratto
di quasi 200 chilometri, dove i fiocchi continuano a scendere
abbondanti.
LA POLSTRADA: ENTRO LA MEZZANOTTE
TUTTI TRASFERITI - La polizia stradale di Lagonegro (Potenza) conta di
completare entro la mezzanotte il trasferimento nei centri di accoglienza
di tutti gli automobilisti bloccati per la neve sull’ autostrada
Salerno - Reggio Calabria. Pompieri ed Anas sono ancora al lavoro
per rimuovere i tir sbandati che hanno bloccato la carreggiata nord.
Rimangono impraticabili per la stessa ragione i primi cinque chilometri
dell’ unica strada alternativa all’ autostrada, la statale di fondovalle
del Noce. La strada è libera da Lagonegro a Castrocucco e bloccata
nel tratto che porta alla A3.
CHIESTO L’ESERCITO -
ll prefetto potentino Luciano Mauriello ha chiesto al governo l’invio di uomini e mezzi dell’Esercito
"per il concorso dei militari - insieme ai volontari della
Croce Rossa e della Protezione Civile - nelle operazioni di trasporto
di coperte e materiale per
l’allestimento di centri di ricovero per gli automobilisti bloccati
sull’A3 per neve e per la distribuzione di viveri".
NEVE IN TUTTO IL SUD - Dalla Basilicata alla Campania la situazione
è difficile ovunque, ma i problemi maggiori si sono verificati sull’autostrada
A3 dove gli automobilisti sono stati costretti a trascorrere
la notte dentro le macchine. Alcuni automobilisti
hanno denunciato la quasi totale assenza dei soccorsi. "Da
ieri alle 14 - ha raccontato Mimmo Salinato, uno degli automobilisti
bloccati - non si è visto nessuno. Non
ne possiamo più siamo quasi assiderati, beviamo solo perché
c’ è la neve". "Nessuno ci ha soccorso - continua - e nessuno ci
risponde al telefono". Immediate le polemiche. Il vice presidente
dei deputati della Margherita Renzo Lusetti ha definito "scandaloso" quanto avvenuto.
NOVE ASSIDERATI AL PRONTO SOCCORSO
- Nove persone assiderate che erano in automezzi fermi sulla A3
sono state portate al pronto soccorso dell’ospedale
di Lagonegro (Pz). Da quanto si è appreso le loro condizioni non
sono gravi. Anche una
bambina di dieci anni di Catania, che ha subito un trapianto
di rene, è stata ricoverata
nell’ ospedale di Lagonegro per un principio di assideramento.
La bambina era bloccata in macchina con i genitori sulla corsia
sud del tratto lucano dell’ autostrada Salerno-Reggio Calabria e
stava rientrando da un controllo medico. |
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LAVORI IN
CORSO - "Qui la situazione è
critica", ha detto uno dei soccorritori impegnati
sulla corsia nord della Salerno-Reggio Calabria.
"Al momento sulla corsia nord ci sono due blocchi - spiega
- il primo tra i chilometri 117 e 123 e il secondo tra i chilometri
126 e 138. Sulla corsia sud - conclude - non ci sono più
blocchi". Nel tratto lucano dell’A3 sono ancora
circa 200 i mezzi pesanti bloccati. Nella serata di mercoledì circa
400 persone avevano abbandonato gli autoveicoli con i quali
erano in viaggio, erano state caricate su autocorriere mobilitate
dalla prefettura potentina e trasportate in alberghi di Lagonegro,
dove hanno trascorso la notte.
SITUAZIONE DIFFICILE
- L’Anas invita con una nota a non
mettersi in viaggio, ribadendo che i problemi rimangono
sulla corsia
nord della Salerno-Reggio Calabria ai chilometri 109-118 tra Padula
e Lagonegro nord e dal chilometro 131 al chilometro 138 tra Lagonegro
sud e Lauria nord. Per fronteggiare l’emergenza neve, l’Anas ha
istituito nella sede di Roma un Centro nazionale di direzione
di emergenza, riunito in via permanente, collegato con
tutte le sale operative compartimentali e con la sala operativa
di Cosenza della Salerno-Reggio Calabria.
LUNARDI
AVVIA UN’ISPEZIONE - Il ministro
delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi, ha deciso
di avviare un’ispezione
sul blocco per neve che si sta verificando sulla Salerno-Reggio
Calabria. Per verificare - si legge
in una nota- se sono state applicate tutte le disposizioni emanate lo
scorso anno al fine di evitare situazioni simili in caso
di nevicate particolarmente intense.
L’Anas ha attivato piani di emergenza neve fin dalla notte compresa
tra il 25 e il 26 gennaio, mobilitando in tutte le regioni
colpite dal maltempo 500 uomini e 170 mezzi operativi:
tra questi, sono stati inviati sulla Salerno-Reggio Calabria 250 uomini
a turno rafforzato, 50 mezzi fra spazzaneve e spargisale,
8 gru pesanti e oltre mille tonnellate di sale.
STATO DI CALAMITA’ - Problemi anche in Umbria, dove sono caduti
120 centimetri di neve in poche ore e nelle Marche, dove scuole e
fabbriche rimarranno chiuse fino a lunedì ed è stata istituita
l’unità di crisi per neve. Con un telegramma indirizzato
al Presidente Berlusconi e ai vertici della Regione Marche, la
Provincia di Pesaro Urbino ha chiesto lo stato di calamità
naturale per far fronte all’emergenza neve che sta flagellando
il territorio da cinque giorni. "Nevicate eccezionali, alle quali
non si assisteva dagli anni ’30" sottolinea il presidente
Palmiro Ucchielli.
BERTOLASO: "SONO DELUSO
E AMAREGGIATO" - Il capo della protezione civile,
Guido Bertolaso, durante una audizione alla commissione ambiente
della Camera si è detto "deluso e amareggiato. Da 72 ore abbiamo lanciato l’allerta
meteo invece la Salerno-Reggio Calabria è completamente
bloccata. Lo scorso anno in occasione del blocco causa neve del
tratto appenninico della A1 dissi che bisognava cambiare registro
- ha proseguito Bertolaso -. A luglio fu approvata una risoluzione
in commissione ambiente per la quale in caso di nevicate o altri
eventi meteo eccezionali ad occuparsi sarebbe stato un centro
di coordinamento che gestisce tutta la viabilità stradale
facente capo al ministero dell’interno e delle infrastrutture".
"In seguito a questa decisione noi - ha affermato il capo
della protezione civile - abbiamo
fatto un passo indietro". "Che dire di più
- ha concluso Bertolaso - sono deluso e amareggiato".
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