AL CUBO DI BOLOGNA
OLTRE 250 OPERATORI DI POLIZIA FORMATI DA ASAPS E UNIPOLSAI IN 3 INCONTRI SUL FALSO DOCUMENTALE ED IL CONTROLLO DI VEICOLI

Dopo tre cicli di lezioni svolti al “Cubo” - la struttura bolognese facente capo a Unipol assicurazioni che in una cornice innovativa quanto tecnologica dedica diversi spazi ad aree tematiche fra le quali la sicurezza stradale - sono stati oltre 250 gli operatori di polizia (non soltanto appartenenti alla specialità della Stradale) che sono stati formati sul falso documentale ed il controllo dei veicoli.

A tenere le lezioni è stato l’ispettore capo Gianluca Fazzolari, consigliere nazionale dell’ASAPS che svolge servizio presso la Sezione Polizia Stradale di La Spezia in qualità di comandante della squadra di polizia giudiziaria, il quale si è addentrato con particolare capacità divulgativa nei meandri dell’articolata e non semplice legislazione internazionale.

Gli incontri, organizzati proprio dall’ASAPS insieme alla dott.ssa Giulia Zamagni responsabile del CUBO (Centro Unipol Bologna) grazie al sostegno ed alla disponibilità di UnipolSai hanno visto la partecipazione di operatori da tutto il Compartimento ed hanno permesso di ospitare anche appartenenti ad altre forze di polizia.

Le tematiche hanno perlopiù riguardato il controllo dei veicoli stranieri, la documentazione che devono avere al seguito e la rintracciabilità in caso di accertamento remoto.

Non meno importante anche la verifica delle tecniche di falsificazione documentale, che hanno permesso ai tanti che hanno partecipato agli incontri, di apprendere i metodi per scovare coloro che cercano di “costruire in proprio” una carta di circolazione o una targa di identificazione.

Fazzolari ha poi chiuso l’incontro con una breve relazione sulla dematerializzazione del contrassegno assicurativo, illustrando le novità che riguardano la legge entrata in vigore lo scorso 18 ottobre,  proponendo sistemi e metodologie di lavoro per verificare, attraverso le varie banche dati rese disponibili, la corretta copertura assicurativa dei veicoli a motore.

Roberto Rocchi