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Notizie brevi 08/01/2016

Gli indicatori di direzione? A rischio di estinzione

Un’inchiesta dell’Asaps rileva che solo il 36 per cento degli automobilisti usa le cosiddette frecce

Sono sempre di meno gli automobilisti che usano gli indicatori di direzione (le cosiddette frecce) quando devono girare a destra o a sinistra. Un malcostume che oramai si è allargato a macchia d’olio e che un’inchiesta dell’ASAPS, l’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, ha purtroppo confermato con numeri precisi.

Dei 1000 automobilisti presi in esame, soltanto il 36% (circa) pari a 362 conducenti, ha regolarmente utilizzato l’indicatore di direzione quando previsto, cioè soltanto un terzo degli osservati. Dei restanti 638 conducenti, pari al 64% (circa), dell’obbligo di utilizzare l’indicatore nemmeno l’ombra.

L’indagine è stata effettuata in 5 città italiane: Torino, Varese, Bologna, Roma e Napoli ed ha preso in esame 700 conducenti in transito sulla viabilità ordinaria e 300 su quella autostradale. Sulle tratte autostradali (A1 – A4 – A14) sono state prese in esame 300 automobili esclusivamente durante la fase del cambio di corsia. Di queste soltanto il 32%  (cioè i relativi 96 conducenti), hanno regolarmente inserito l’indicatore direzionale per avvisare quanti provenivano da tergo (o di fronte) della propria intenzione. Nessuna “indicazione” invece per i restanti 204 conducenti, pari al 68% di quanti sono stati  osservati in autostrada.

Dati poco consolanti anche sulla viabilità ordinaria: di 700 conducenti in fase di svolta in intersezione (sia a destra che a sinistra) ovvero in fase di cambiamento di corsia in strade a due o più corsie, la percentuale è salita al 38% pari a 266 automobilisti. I restanti 434 (62%) hanno ritenuto superfluo l’uso della “freccia”.

da repubblica.it/motori


Il nostro monitoraggio rilanciato da Repubblica.it/Motori. (ASAPS)

Venerdì, 08 Gennaio 2016
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