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Notizie brevi 28/07/2015

L’italiana che ha battuto Merkel: “Anche i tedeschi pagheranno il pedaggio autostradale”

La Commissione Ue accoglie la petizione di Annarita Amoroso, neolaureata di Ercolano. Procedura di infrazione per la Germania sulla legge che discriminava gli stranieri
Annarita Amoroso, 28 anni, neolaureata in Scienze Politiche è colei che ha presentato la petizione accolta dalla Commissione europea

C’è una ragazza a Ercolano che è riuscita a procurare un mal di testa ad Angela Merkel. Ventotto anni, laureata a febbraio in Scienze politiche alla Federico II di Napoli, una tesi sui rapporti tra Italia e San Marino, Annarita Amoroso ha vinto la sua battaglia contro il governo tedesco che, dal prossimo gennaio, proverà a imporre un pedaggio autostradale solo agli stranieri. «Ero fresca dell’esame di diritto europeo e ho inoltrato la petizione al Parlamento europeo».

E poi racconta quello che è successo dopo: «E il Parlamento mi ha risposto! Mi hanno comunicato che sarebbe stata immediatamente iscritta a ruolo».

Era già una bella vittoria. 
«Sì, e pensavo sarebbe finita lì. C’erano le elezioni europee a breve e immaginavo che il mio “dossier” sarebbe finito in qualche scatolone nei vari passaggi di consegne».

Sottovaluta la burocrazia europea. 
«Può darsi. Sta di fatto che il parlamento nella nuova legislatura ha ritenuto la mia petizione ricevibile e l’ha trasmessa alla Commissione. Quest’ultima a fine giugno ha aperto la procedura di infrazione, come mi avevano annunciato già a maggio, anche se la legge entrerà in vigore a gennaio 2016. La Germania aveva due mesi per rispondere, non l’ha ancora fatto, hanno altri quindici giorni».

E se i tedeschi dovessero opporsi? 
«Allora si arriverà in giudizio ed è possibile che io venga convocata per spiegare le violazioni che ho esposto nella mia petizione. In caso di opposizione la Germania rischierebbe un’ordinanza cautelare. E se non applicata si arriverebbe a una doppia condanna, anche pecuniaria».

Un bel colpo per le casse tedesche. 
«Avrebbero ottenuto almeno 500 milioni di euro l’anno. In teoria i proventi del pedaggio sarebbero molti di più, ma ai cittadini tedeschi lo avrebbero scalato dalla tassa di circolazione. Era quello il punto».

Come l’hanno presa i suoi professori? 
«Molto bene. Sono stata convocata dal preside mercoledì mattina e ne ho già parlato col mio relatore. Il 23 luglio, il giorno del mio compleanno, hanno fatto un comunicato stampa. Organizzeremo una giornata di studio per la seconda metà di settembre».

È mai stata in Germania? 
«Due volte: quando ero molto piccola e in gita con la scuola. Guardi, io non ce l’ho con loro, anzi. È stato un medico tedesco a curare mia madre quando stava male, lo scriva la prego. Senza di lui, un tedesco, non avrei più la mia mamma».

L’ha aiutata la politica italiana a ottenere questo risultato
«No. Io non sono iscritta a nessun partito. Sono apartitica ma non apolitica. Non mi piace che un qualunque partito si prenda il merito di una cosa che ho fatto io». 

Ma si sente vicina a un partito politico? 
«Ora come ora no. Ci sono stati troppi scandali, troppa corruzione per avvicinarsi a uno di questi. Mentre il M5S fa troppa protesta, troppa confusione. Non sono preparati e non sono propositivi».

Ora cos’altro farà? Resterà in Italia? 
«Non lo so. Ho ricevuto proposte per proseguire gli studi. Ma vorrei restare in Italia, cambiare le cose qui. Ma non ce l’ho con l’Europa, anzi. Sono euro-critica, ma non anti-europea. Bisogna cambiare l’Unione standoci dentro».

 

di Francesco Maesano
da lastampa.it


Complimenti a questa italiana, battere la Merkel non è una cosa facile... (ASAPS)

Martedì, 28 Luglio 2015
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