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Notizie brevi 22/03/2005

Ginevra - Svizzera, polemica per lo stop al finanziamento annuale in favore di «naso rosso», fondazione benefica che riaccompagna a casa i conducenti ubriachi... e non solo

 

Svizzera, polemica per lo stop al finanziamento annuale in favore di  «naso rosso», fondazione benefica che riaccompagna a casa i conducenti ubriachi... e non solo

(ASAPS) GINEVRA – Si chiama « Nez rouge », letteralmente Naso Rosso, e da anni è impegnata in un compito davvero particolare: riaccompagnare a casa conducenti ubriachi o semplicemente troppo stanchi per poter guidare. Negli ultimi anni, la fondazione aveva ricevuto un congruo contributo da parte del fondo per la sicurezza stradale della Confederazione, di 150mila franchi, con i quali era riuscita ad organizzarsi. Ora però, il governo ha chiuso i rubinetti e i conducenti non in grado di stare al volante, almeno quelli che riuscivano a beneficiare del servizio, dovranno cavarsela da soli. Ma chi sono i componenti di « Naso Rosso »? Si tratta di volontari, molti dei quali provenienti dal settore recupero di fenomeni correlati all’alcol, pronti a scendere in campo soprattutto in occasione delle feste di fine anno fin dal 1990, quando l’iniziativa prese piede. Lo scopo è ovviamente quello di diminuire la sinistrosità in generale, ma secondo il Fondo della Sicurezza Stradale svizzero (FSR), l’attività della fondazione avrebbe avuto addirittura una conseguenza negativa, incitando di fatto a bere. Secondo il FSR, infatti, più che un mezzo di prevenzione, Naso Rosso sarebbe divenuta una vera e propria attività di trasporto, e che «pur contribuendo a diminuire gli incidenti, il suo modello operativo non corrisponde al comportamento modello che tutti i conducenti dovrebbero adottare rispetto al problema dell’alcol al volante, né al messaggio chi guida non beve, che il Fondo da anni ha fatto diventare la propria bandiera ». C’è dunque una disputa, in atto, che è cominciata in realtà nel marzo del 2004, quando il FSR, che dispone di 16 milioni di franchi ogni anno, aveva rifiutato la richiesta di finanziamento avanzata da Naso Rosso, che nel 2004 era riuscita a tener fede ai propri impegni con iniziative private e da parte dei cantoni. Ma con questo rifiuto da parte del governo, che ha rigettato definitivamente la domanda di fondi da parte dell’associazione benefica e giustificata con le ridotte risorse del Fondo, sono in molti a ritenere che le iniziative private potrebbero non bastare a mandare avanti la struttura, che contava sugli aiuti finanziari del fondo solo per coordinare le proprie operazioni. In mancanza dei 150mila franchi, è molto probabile infatti che Nez Rouge dovrà chiuedere la propria segreteria nazionale. « Questo significa che l’iniziativa di Nazo Rosso sarà dispersa enormemente – ha detto allpa stampa elvetica Roselyne Fähndrich, responsabile della segreteria generale – e la fondazione dovrà trovare nuovi fondi per compensare la soppressione della sovvenzione, e per questo siamo alla ricerca di auti, compresi quelli che potrebbero venire dai privati e dalle aziende ». Il rifiuto, non è stato gradito, e i contestatori sottolineano che la somma che giungeva dal Fondo non costituiva che l’1% della somma messa a disposizione ogni anno per la sicurezza stradale: « un solo grave incidente – fanno notare – costa molto di più di 150mila franchi ». Ma Naso Rosso non è rimasta sola : l’Ufficio Svizzero per la Prevenzione degli Infortuni (UPI) ha criticato la decisione del Fondo di sospendere la sovvenzione. « Il lavoro effettuato da Naso Rosso – ha detto il portavoce Rolf Moning – è sensato e si integra perfettamente in una politica di prevenzione degli incidenti che è costituita da moltissimi fattori, come per esempio il coinvolgimento dei ristoratori. Il problema è che il Fondo si è recentemente riorganizzato e concentra la propria attività solo su alcuni punti chiave. Anche alcuni dei progetti portati avanti dall’UPI non sono stati sostenuti ». (ASAPS).


 

Martedì, 22 Marzo 2005
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