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Notizie brevi 26/05/2015

L'Italia non è un paese per ciclisti. La classifica della Federazione Europea

Siamo al diciassettesimo posto tra le nazioni dell'Unione per l'uso delle due ruote. Danimarca, Olanda e Svezia sui tre gradini più alti del podio

ROMA - L'Italia? Non è un Paese per ciclisti. Nonostante miti antichi e moderni: Coppi, Bartali, Pantani. Nonostante il Giro che continua ad appassionare milioni di cittadini. I dati sono europei: nella classifica stilata dalla Federazione europea (ECF) quest'anno il nostro Paese è sceso al diciassettesimo posto contro il quindicesimo del 2013. Otto città italiane però non sono dello stesso avviso e si sfidano a colpi di pedali con altre 31 europee nella quarta edizione della "European Cycling Challenge", una gara a squadre fra ciclisti urbani che si svolge dal 1 al 31 Maggio. La città che totalizza più chilometri vince la competizione. A "metà percorso" Roma è al quarto posto.

In Europa. Assenti da questa sfida sono altre grandi capitali, dove i trasporti '"verdi" la fanno da padrone e le due ruote sono di casa. L'ennesima conferma arriva dalle pagella europea di ECF, guidata sempre da Danimarca, Olanda e Svezia, sulla base di cinque criteri: la percentuale di popolazione che circola soprattutto in bici; la sicurezza; l'importanza del ciclo-turismo; il mercato delle bici nuove; la presenza di attivisti pro-biciclette. Rispetto a due anni fa il Belpaese perde ben due posizioni, scalzata dalla 'new entry', la Croazia, che si piazza al sedicesimo posto, e dalla Lituania, che sale dal ventesimo al quindicesimo. Scalano posizioni anche Slovenia (dal 12/o al 7/o), Lussemburgo (19/o al 13/o) e Spagna (dal 23/o al 18/o). Secondo la Federazione, come nel 2013, quanto emerge dall'analisi è che "i Paesi nel Sud ed Est Europa mostrano ancora ampi margini di miglioramento".

La gara tra le capitali. La dimostrazione pare arrivi proprio dalla 'European Cycling Challenge', che attualmente vede Danzica, Breslavia e Varsavia sul podio, con le prime due già oltre i 200mila chilometri percorsi e un taglio ciascuna di più di 40 tonnellate di emissioni di CO2, nonostante la Polonia nella classifica ECF sia appena al ventesimo posto. Segno che i cittadini quando si promuove un'iniziativa di questo tipo rispondono, anche se le condizioni non sono al top. In Italia sono oltre 1.400 i romani impegnati a registrare tramite una app o via web le distanze percorse, piazzandosi per ora al quarto posto fra gli europei, con un risparmio di 25 tonnellate di emissioni di CO2. Seguono padovani e bolognesi al settimo e ottavo, poi cagliaritani al quindicesimo.

Le altre italiane. Altri italiani in gara sono gli abitanti di Reggio Emilia, Distretto comunità savonesi, Napoli e Brescia. Danzica è anche la città che registra più chilometri percorsi questo mese ogni mille abitanti (581 km), mentre Roma con questo criterio scende dal terzo al 22/o posto (43 km),

superata da Padova all'8/o (240 km), Bologna all'11/o (123 km) e Reggio Emilia al 21/o (45 km). La gara europea è ancora aperta e tutti i ciclisti delle città partecipanti possono ancora dare il proprio contributo, inclusi i tanti romani che mancano ancora all'appello.


da repubblica.it


Veramente in Emilia Romagna non sembrerebbe... (ASAPS)

Martedì, 26 Maggio 2015
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