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Notizie brevi 09/05/2005

È italiana la peggiore galleria d’Europa.
Spicca però il Monte Bianco, tra le migliori.
I più bravi, Austria e Lussemburgo.
Sulla E45, versante romagnolo, due delle tre più pericolose, la Roccaccia e la Quarto.

È italiana la peggiore galleria d’Europa.
Spicca però il Monte Bianco, tra le migliori.
I più bravi, Austria e Lussemburgo.
Sulla E45, versante romagnolo, due delle tre più pericolose, la Roccaccia e la Quarto.

(ASAPS) – L’avevamo già anticipato alcuni giorni fa proprio sulle pagine di questo stesso nostro sito internet, si è da poco conclusa l’ultima ricerca dell’Eurotap, acronimo di European Tunnel Assessment Programme, sulle condizioni di sicurezza dei tunnel stradali in Europa. Ora entreremo maggiormente nel dettaglio: in tutto sono state testate una cinquantina di gallerie, in gran parte degli stati membri dell’Unione, nell’ambito di un piano di monitoraggio voluto dalla Commissione Europea. In prima fila, nel finanziamento dell’investigazione, l’automobile club tedesco (ADAC), che ha poi raccolto l’adesione di altri omologhi organismi negli altri paesi, tra cui – ovviamente – l’ACI. Si tratta di un piano che non si ferma qui, e che ha in programma, nel prossimo biennio, di esaminare moltissimi altri manufatti, tra i 150 ed i 200, nella sconfinata rete viaria della vecchia Europa.

Le migliori gallerie esaminate sono quelle autostradali di Markusberg, in Lussemburgo, (sulla A13 tra Petange e, manco a dirlo, Schengen) e di Ottsdorf, in Austria, sulla A9 tra Linz e Graz.
In realtà, per il pool di esperti che le ha collaudate, le due gallerie hanno dato “pochi pensieri”, in quanto entrambe i tunnel sono stati inaugurati nel corso degli ultimi 2 anni (la prima nel 2003 e la seconda nel 2004), e quindi in grado di soddisfare tutti gli standard di sicurezza voluti dall’Unione, soprattutto all’indomani della grave serie di incidenti occorsi nelle gallerie di tutto il continente, dal Monte Bianco all’Austria, alla Svizzera fino alla Danimarca. Al loro interno, infatti, sono attive videocamere di sorveglianza, sensori per il rilevamento dei fumi tossici e incendi, o per l’allertamento in caso di blocco del traffico, dotate di uscite di sicurezza e di sistemi per il cadenzamento dei veicoli. Invece, manco a dirlo, la maglia nera è toccata proprio ad un tunnel in Italia, situato per la precisione a Roccaccia, da cui prende il nome, sulla strada statale 3BIS più nota come E45, tra Perugia e Ravenna, nel territorio di Bagno di Romagna (FC).
Non si tratta nemmeno di una delle più vecchie, essendo stata inaugurata nel 1986, quindi una ventina di anni fa, ma nonostante la pur recente costruzione risulta mancante di illuminazione e di spazi per la sosta di emergenza, con uscite di sicurezza assolutamente insufficienti (una ogni 700 metri) per la lunghezza della canna (1,8 km), mentre la corsia di emergenza non è presente in tutta l’arteria, sprovvista peraltro di telecamere e persino di idranti. Sono già in programma gli interventi di messa in sicurezza, ma per ora la Roccaccia è una vera e propria trappola, in caso di incidente.
E proprio sulla famigerata E45, nota per essere un’infrastruttura non proprio all’altezza del volume di traffico che ogni giorno sopporta, c’è un’altra delle gallerie bocciate, quella di Quarto, anch’essa nel territorio di Bagno di Romagna, aperta al traffico solo nel 1996 eppure già scartata. Nonostante la giovane età, al suo interno possono entrare merci pericolose, è priva di illuminazione di emergenza, non ha alcun sistema antifuoco ed è isolata dall’esterno per le comunicazioni radio).
Tornando all’Europa, però, il caso italiano non è il solo che mostra gravi lacune.
Grazie ai 49 tunnel ispezionati, infatti, tutto il continente ha messo in luce grandi contraddizioni, con 18 gallerie giudicate “molto buone”, 14 “buone”, 9 “sufficientemente sicure” ed altre 8 “non sicure”.
Prima di parlare dei nostri fiori all’occhiello, è opportuno aggiungere che un altro tunnel tricolore è stato giudicato assolutamente non sicuro dall’Eurotap: si parla della galleria San Pellegrino, sulla strada statale 675 tra Orte e Terni (inaugurata però nel 1972 e sottoposta ad Traffico Medio Giornaliero (TMG) di 30mila veicoli, a carico della quale sono stati individuate – tra l’altro – pericolose infiltrazioni di fumo nelle vie di fuga).
E se la ricerca Eurotap pare essersi “accanita” particolarmente sulla direttrice umbro-romagnola, dal norditalia arrivano notizie più rassicuranti. Spicca, infatti, nel palmares dei tunnel più sicuri, quello di Piè di Castello, sulla A22 del Brennero proprio in prossimità dello svincolo di Trento.
Di lei abbiamo spesso parlato, soprattutto all’indomani delle tragedie del Monte Bianco e del San Gottardo, per fare un paragone con ciò che la tecnologia di allora – l’inaugurazione è proprio del 1999 – poteva assicurare in meglio. Ovviamente, il traforo del Monte Bianco di oggi è quanto di più sicuro ci possa essere.
Articoli che parlano di questa ricerca, sono apparsi sul sito internet del Sole 24 Ore e di Panorama. (ASAPS).


I RISULTATI DELL’INDAGINE EURTAP

tabella ACI (fonte: IL SOLE24ORE)


Lunedì, 09 Maggio 2005
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