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Notizie brevi 11/05/2005

da "Ansa" - UE: Gravi ritardi per reti transeuropee

UE: Gravi ritardi per reti transeuropee.

(ANSA) - STRASBURGO - C’e’ un preoccupante ritardo e ci sono carenze nei finanziamenti delle Ten, le reti transeuropee che rappresentano uno dei progetti piu’ ambiziosi dell’Ue. E’ quanto e’ stato denunciato, nell’aula del Parlamento europeo, a seguito di un’interrogazione presentata dal presidente della commissione trasporti Paolo Costa, il quale ha anche chiesto al Consiglio europeo se puo’ garantire che tutte le 48 sezioni transfrontaliere dei 30 progetti prioritari individuati potranno ricevere co-finananziamenti comunitari adeguati. L’Ue ha recentemente definito una lista di trenta progetti, considerati prioritari, che potranno beneficiare del contributo europeo, ma il cui finanziamento spetta soprattutto agli Stati. A sostegno della realizzazione del progetto la Commissione ha proposto che nelle prospettive finanziarie del 2007-2013 sia inserita una quota pari a 20,3 miliardi di euro destinata alle Ten. Il commissario ai trasporti, Jacques Barrot, ha fatto presente che la disponibilita’ di tale somma dipendera’ dal tipo di accordo che sara’ raggiunto sulle prospettive finanziarie. Un gruppo di Stati, infatti, vuole ridurre il loro contributo al bilancio comunitario a partire dal 2007. Le Ten sono ritenute un progetto determinante per rilanciare la strategia di Lisbona, sostenere la crescita economica e garantire la coesione territoriale nell’Ue allargata a 25. Barrot ha ricordato che la realizzazione delle grandi opere puo’ assicurare, tra l’altro, un aumento del Pil europeo dello 0,25 per cento ed un milione di nuovi posti di lavoro. Ma richiedono grandi investimenti ai quali l’Ue apporta un contributo pari ad un settimo del loro costo. Tra le grandi opere che rischiano di subire un ritardo nella loro realizzazione figurano il valico del Moncenisio ed il tunnel del Brennero, che sono tra le piu’ costose. La presidenza europea lussemburghese, chiamata in causa, ha rilevato che sono gli Stati a decidere e sono quindi i governi nazionali a dover cercare di recuperare il ritardo accumulato e per questo potranno essere decisive le pressioni del Parlamento europeo. (ANSA) .




Mercoledì, 11 Maggio 2005
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