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Notizie brevi 20/05/2005

La Stradale:
«Sul Gra i reati sono in aumento»

da "Il Messaggero"

La Stradale:
«Sul Gra i reati sono in aumento»

di DAVIDE DESARIO

Centocinquantamila veicoli al giorno. Praticamente una media di 250.000 persone che 24 ore su 24 entrano ed escono dai suoi 33 svincoli. Insomma, se il Grande Raccordo Anulare, con i suoi 68 chilometri, fosse un Comune sarebbe tra i primi venti d’Italia per densità d’abitanti. Una strana città, senza banche, scuole, ospedali e negozi, dove ci sono soltanto 12 benzinai, 8 punti ristoro, altrettanti bazar e tanti, tanti incidenti. Eppure a far rispettare la legge ci sono 4-6 poliziotti per turno che devono pensare a tutto. Sono quelli della sezione romana della Polstrada. L’attuale responsabile è Emma Farano, 38 anni dei quali 11 passati alla Stradale.
Rapine, furti e vadalismo. Cosa sta succedendo al Grande Raccordo Anulare?
«Bella domanda. Succede che il Gra è praticamente un’autostrada dentro la città e non più quell’anello esterno che correva lontano dal tessuto urbano. Roma è cresciuta a dismisura, le sue periferie non sono più racchiuse dal Gra ma è il Gra che è avvolto dalle sue periferie. Con tutte le conseguenze. Criminalità compresa».
Si spieghi meglio.
«Prima era meno trafficato e c’erano meno incidenti. Quindi era anche più facile da controllare. Oggi, ogni giorno, ci sono circa 8 incidenti che dobbiamo seguire e gestire».
Ma voi quanti siete?
«La sezione romana della Polstrada ha un organico di 700 elementi. Ma abbiamo ben 10 reparti minori: quattro sulle autostrade, più quelli di Settebagni, di Albano, di Civitavecchia e i distaccamenti di Tivoli, Velletri e Colleferro».
Quindi quante pattuglie ci sono sul Gra?
«Mediamente ci sono 2-3 pattuglie ogni turno di 6 ore».
E devono fare tutto? Incidenti, viabilità, furti e rapine?
«Praticamente sì».
Un superlavoro del quale sta traendo vantaggio la malavita.
«Questo lo dice lei».
No, questo lo dicono quelli che lavorano giorno e notte sul Raccordo: benzinai, baristi e camionisti che ultimamente sono in balìa di balordi di ogni genere .
«E’ vero, si è registrato un aumento di reati. Ma abbiamo già preso le contromisure. Non è un caso che domenica scorsa abbiamo arrestato cinque giovani che concludevano il loro sabato sera da sballo rubando e devastando l’autogrill sulla Prenestina».
E le rapine sotto la minaccia di mitragliette Scorpion?
«Stiamo indagando. E l’organico degli investigatori lo stiamo potenziando. Prima dell’estate le cose cambieranno».
Come?
«Il Raccordo è stato scelto per sperimentare le nuove pattuglie di motociclisti, i Rips. Ne arriveranno 60 che adesso stanno facendo l’ultimo corso a Cesena. Saranno in grado di intervenire più velocemente e al tempo stesso alleggeriranno il lavoro delle altre pattuglie».
Nel frattempo i benzinai e ristoratori dovranno continuare a convivere con rapine e furti?
«No. Ho già detto che abbiamo intensificato le indagini. Ora dobbiamo anche cercare di ricostruire il rapporto con le potenziali vittime».
In che senso?
«Le nostre pattuglie devono contattare più spesso i gestori della aree di servizio per conoscere meglio la situazione, le segnalazioni, le paure. Anche i cittadini, però, devono collaborare. E’ sbagliato fare da soli: ad esempio pensare solo a recuperare la merce o i soldi rubati senza poi denunciare l’episodio».
A proposito, ma come è possibile che non vengano individuati quegli automobilisti che puntualmente fanno il pieno di benzina e poi scappano?
«Non è vero. Alcuni sono stati fermati. Soprattutto grazie al Sort, il nuovo sistema operativo ricerca targhe che ormai è installato su quasi tutte le nostre volanti. E’ una telecamera che legge autonomamente tutte le targhe a 180 gradi e le controlla. Se c’è una macchina rubata o sospetta dà subito l’allarme».



di DAVIDE DESARIO

da "Il Messaggero"
Venerdì, 20 Maggio 2005
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