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La
bellissima Kawasaki Ninja, trasformata in arma dal pirata di
Treviso (foto ufficiale Kawasaki)
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(ASAPS)
TREVISO – Roba da non credere: in sella alla sua Kawasaki, ubriaco
fradicio, ha prima imboccato l’autostrada A27 in contromano, poi
ha seminato il panico e quando si è trovato davanti il blocco
della Polizia Stradale non ha trovato di meglio da fare che investire
un agente. Poi, a tutta manetta (e il Ninja 600cc ne ha tanta), ha continuato
la sua folle corsa come se fosse lo stuntman della celebre scena del
film Matrix, fino a quando una curva si è dimostrata troppo stretta
per quella pallottola impazzita. Nel terribile impatto, il serbatoio
della moto si è squarciato e la benzina ha preso fuoco. Solo
il tempestivo arrivo della pattuglia, la stessa che aveva fatto le spese
della furia assassina dell’ubriaco in sella, ha impedito al fuggitivo
di fare una morte orribile. Tutto è avvenuto all’alba di
sabato, sulla A27, nei pressi di Spresiano, dove gli agenti della Sottosezione
stavano perlustrando l’arteria autostradale. Improvvisamente, hanno
visto un solo faro che gli stava andando incontro: hanno acceso lampeggianti
e i fari di profondità alloggiati sul tetto dell’auto di
servizio, e poi sono scesi, cercando di bloccare la corsa di quella
pallottola lanciata a velocità folle in contromano. L’Assistente
Capo Giancarlo Fighera, è stato urtato con violenza, ed è
rimasto ferito (10 giorni di prognosi), ma ha trovato la forza di tornare
in azione. Insieme al collega, hanno invertito la marcia e si sono messi
all’inseguimento di quel motociclista, risultato essere un 33enne
del posto, che dopo essere stato identificato è risultato essere
un vero e proprio recidivo della guida in stato di ebbrezza, tanto che
la sua patente – ritirata nel corso di un precedente accertamento
– era ancora sospesa, in un cassetto della Prefettura. Dopo 6 chilometri
di terrore, l’aspirante kamikaze non è riuscito a tenere
la dueruote in strada: dopo una violenta sbacchettata, l’ubriaco
si è attaccato ai freni, abbattendo di fatto la moto a terra,
che ha iniziato a sbattere prima contro il guardrail centrale poi contro
quello dell’emergenza. Alla fine, la moto è finita fuoristrada,
con il centauro sotto l’ammasso di lamiere fumanti. Quando il suo
corpo e la carcassa si sono fermati, è divampato un incendio,
domato dagli agenti, che hanno prestato le prime cure al pirata della
strada, poi ricoverato al policlinico. Nei suoi confronti, ovviamente,
una denuncia per guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale,
e una lunga sfilza di contestazioni, tra cui guida senza patente, già
ritirata un mese prima. Quel che resta della moto – così
come disposto dal Procuratore della Repubblica di Treviso, Antonio Fojadelli
– è stato sequestrato preventivamente. In Inghilterra, la
bravata sarebbe costata 5 anni di prigione. (ASAPS).
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