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Notizie brevi 24/05/2005

Bari - Due gravissimi incidenti, negli ultimi giorni, sulle strade del Nord Barese hanno avuto come protagonisti i tir. Si chiedono maggiori controlli Tragedie e «bisonti» della strada

Spesso le disgrazie avvengono a causa della velocità e della stanchezza dei conducenti.
da "La Gazzetta del Mezzogiorno"

Bari
Due gravissimi incidenti, negli ultimi giorni, sulle strade del Nord Barese hanno avuto come protagonisti i tir.
Si chiedono maggiori controlli

Tragedie e «bisonti» della strada
Spesso le disgrazie avvengono a causa della velocità e della stanchezza dei conducenti.

Negli ultimi tempi la Polstrada del Nord Barese ha registrato un incremento del numero di tir non in regola, ovvero con cronotachigrafi e limitatori di velocità alterati

23/05/2005
Il 15 maggio, un agricoltore, travolto con il suo trattore da un autoarticolato, è morto sul colpo. Tre giorni dopo, sull’autostrada, altro incidente per fortuna non mortale

23/05/2005
I «bisonti» della strada continuano ad uccidere. È successo lo scorso 15 maggio sulla strada statale «93», alla periferia di Barletta. In quella maledetta domenica morì Filomeno Lacerenza, un agricoltore barlettano 53enne. Era sul suo trattore, tornava dalla campagna e fu travolto, guarda caso, da un autotreno «Scania», guidato da un trentenne di nazionalità greca che aveva fretta di raggiungere Bari per imbarcarsi. Qualche giorno dopo, mercoledì 18 maggio, un altro incidente: questa volta, fortunatamente, la tragedia fu soltanto sfiorata. Ma, anche in quel caso, protagonista del grave sinistro fu un autotreno carico di polli, sulla corsia sud dell’autostrada A/14, nel tratto Trani-Molfetta. La motrice, dopo aver sbandato, si schiantò contro il guard-rail, incendiandosi. I due incidenti a distanza di pochi giorni, entrambi verificatisi nel Nord Barese, ripropongono l’annoso problema dei controlli sui tir. «Non può continuare a sfuggire all’attenzione delle autorità e dell’opinione pubblica la sempre maggior frequenza d’incidenti gravi che coinvolgono drammaticamente veicoli pesanti - ha commentato Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori amici polizia stradale (Asaps) -. Negli ultimi mesi, infatti, si sono moltiplicati i casi di incidenti gravissimi con protagonisti camion e pullman: tutto questo ripropone urgentemente la necessità di controlli severi e qualificati sui tempi di guida, i turni di riposo e le velocità dei giganti della strada. Inoltre i controlli vanno estesi in modo programmato e costante anche sui veicoli stranieri che solcano le strade del nostro Paese, spesso abbassando le soglie della prudenza e della regolarità proprio confidando in una insufficiente serie di controlli». Velocità e stanchezza del conducente sono le due principali cause di incidenti. Anche per i «mastini» della strada. E presto (dal 1° giugno), i nuovi divieti per i mezzi pesanti fuori dai centri abitati (da giugno e fino a settembre, infatti, ogni domenica e nei giorni festivi, secondo quanto previsto da un apposito calendario, i tir non potranno circolare dalle 7 alle 24), secondo molti potranno creare ulteriori pericoli per la sicurezza della circolazione stradale. «Ci auguriamo - dichiarano alcuni autotrasportatori che preferiscono mantenere l’anonimato - che, così come avvenuto in passato, anche quest’anno non vengano anticipati all’improvviso i divieti di circolazione. Per poter effettuare le consegne in tempo, molti di noi si mettono in marcia con anticipo ingolfando la rete stradale fin dalle prime ore del mattino». Poi rincarano la dose: «Siamo stanchi di ripetere che le stragi dei fine settimana avvengono con i camion fermi sui piazzali, stanchi di essere il bersaglio di una propaganda negativa "Tir assassino"». Recenti dati, però, hanno evidenziato che a fronte di una diminuzione del tasso d’incidentalità dell’1,8 % su strade ed autostrade, si è registrato un incremento del tasso di mortalità che fa riferimento alla categoria dei veicoli pesanti, pari al 21,7%. Non solo. Nei primi otto mesi del 2004, durante i controlli della Polstrada del Nord Barese, centinaia sono risultati i tir «non in regola», ovvero con cronotachigrafi e limitatori di velocità alterati. «Ma finché il trasporto su gomma rappresenterà il 70 per cento del trasporto totale in Italia - conclude Biserni dell’Asaps -, il business sarà sempre troppo grande per avere scrupoli». Gianpaolo Balsamo.


Martedì, 24 Maggio 2005
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