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Notizie brevi 16/03/2015

Il crollo del traffico merci

In Italia la peggior performance d'Europa: secondo un'elaborazione di Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici) su dati Istat, dal 2008 al 2012 i viaggi su strada nella Penisola sono calati del 31,3%, a fronte del 10,8% del vecchio Continente

La crisi ha colpito in questi anni in maniera pesante un po' tutti i settori e quello dell'autotrasporto non fa eccezione. Con il traffico di merci su strada che in Italia è calato del 31,5% dal 2008 al 2012, a fronte del 10,8% della media dei paesi europei. A rilevarlo è un'elaborazione di Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici) su dati Istat, dalla quale emerge inoltre che lo Stivale occupa la quintultima posizione (su 26 paesi del Vecchio Continente presi in considerazione) nell'ambito dei trasporti di merci su strada.

A registrare risultati positivi sono in particolare i paesi dell'Europa dell'est, con in testa la Bulgaria (+59,1%), seguita da Polonia (+34,8%), Lituania (+14,8%), Slovacchia (+1,4%) e Repubblica Ceca (+0,7%). L'Italia mette inoltre a segno la peggiore performance nel confronto con gli altri paesi del Vecchio Continente più sviluppati. In Germania, infatti, il calo è stato del 10,1%, in Francia del 16,4%, nel Regno Unito dell'1,1% e in Spagna del 18%. A determinare la criticità della situazione nella Penisola sono diversi fattori. Tra i principali spiccano la concorrenza delle aziende di trasporto straniere, il calo della quantità di merci trasportate e il continuo aumento dei prezzi dei carburanti che hanno contribuito a far cadere l'intero settore dell'autotrasporto in una pesante crisi. L'analisi sottolinea comunque come sia possibile ravvisare qualche timido segnale di ripresa della situazione economica italiana. Fattore che, insieme al calo del prezzo dei carburanti, potrebbe contribuire a rilanciare anche i trasporti di merci su strada.

Un aiuto al settore potrebbe inoltre arrivare da alcuni dispositivi che potrebbero contribuire a rendere più competitive le aziende di autotrasporto italiane. Tra questi, ad esempio, gli pneumatici ricostruiti che hanno un prezzo minore di quelli nuovi (per via del fatto che l'intera struttura portante è recuperata da un pneumatico già utilizzato), pur offrendo le stesse garanzie di sicurezza (perché prima di essere messi in commercio sono sottoposti agli stessi controlli).

da repubblica.it

 

Lunedì, 16 Marzo 2015
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