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Notizie brevi 08/04/2005

Decisione del Giudice di Pace: non si deve attendere la visita medica dopo la sospensione - La patente va restituita nei termini

da “Corriere Adriatico”
Decisione del Giudice di Pace: non si deve attendere la visita medica dopo la sospensione
La patente va restituita nei termini
CIVITANOVA - Una provvedimento che sicuramente costituirà un precedente importante, quello emanato dal Giudice di Pace di Civitanova.
Riguarda la sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza ed, in particolare, i tempi per rientrare in possesso della licenza di guida.
Molto spesso capita, infatti, che la durata della sospensione della patente superi il periodo effettivamente indicato dalla Prefettura a causa dei tempi burocratici per le visite mediche necessarie. Tempi che spesso non coincidono affatto.
Ebbene, il Giudice di Pace di Civitanova Franco Calabrese ha accolto un ricorso difensivo presentato da Andrea Offidani, patrocinatore dello studio legale Maurizio Rggeri di Civitanova. Così il cliente, che aveva già "pagato" la pena scontando il periodo di sospensione della patente, si è visto riconsegnare la licenza di guida prima della visita che attestava il suo stato di salute, necessaria per rientrare in possesso della patente ma che, di fatto, allungava i tempi ella sospensione.
Questi i fatti riportati dallo studio legale. All’automomibista era stata ritirata la patente da parte dei carabinieri per essere stato sorpreso alla guida con un valore alcolemico superiore ai valori stabiliti dalla legge. In pratica, era risultato positivo alla prova del "palloncino". Successivamente il Prefetto di Macerata ha emesso il decreto di sospensione del permesso di guida per un mese.
La restituzione della patente è, comunque, condizionata dall’esito di visite mediche che attestino lo stato di salute del guidatore. In pratica, deve essere dimostrato che non è un alcolista. Senza il certificato dell’Asur di Macerata, niente patente. Ma la visita non poteva essere effettuata prima di due mesi. Questi i tempi delle liste di attesa riscontrati nel momento in cui è stata prenotata la visita.
Di fatto, dunque, la sospensione veniva raddoppiata: da un mese, sentenziato dal Prefetto, a due mesi, dovuti ai tempi di attesa dell’Asur.
Di qui il ricorso al Giudice di Pace in cui, sostanzialmente, si è sostenuto che la "lentezza della pubblica amministrazione (in questo caso i tempi per la visita) non poteva modificare la sanzione". Ricorso accolto. Il trasgressore, comunque, è obbligato a portare il certificato medico al prefetto pur avendo già riottenuto la patente.
ìUn procedimento che restituisce coerenza al principio della certezza della pena - commenta Maurizio Ruggeri - obbligando i responsabili delle commissioni competenti a riesaminare le procedure ed i tempi di prenotazione della visita medica obbligatoria per la restituzione della patente". Certamente un caso che costituirà un importante precedente, come detto. Chiaramente l’attestazione del perfetto stato di salute è assolutamente necessaria dopo essere stati sorpresi con un tasso di alcool superiore ai parametri di legge. Però i tempi della visita medica non possono allungare la "pena" inflitta dalla legge. Se di un mese di sospensione si tratta, un mese deve essere. Questa la tesi sostenuta dal patrocinatore legale Andrea Offidani. Tesi che è stata completamente accolta dal Giudice di Pace di Civitanova.


Venerdì, 08 Aprile 2005
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