La
riduzione della velocità dei veicoli in transito è stata assicurata
attraverso il posizionamento di dossi di altezza variabile
da 3 a 5 cm, collocati ad intervalli opportuni lungo l’intera
larghezza della carreggiata allo scopo di indurre il conducente
a rallentare in fase di avvicinamento agli attraversamenti
pedonali.
E’ stato inoltre sperimentato l’impiego del dissuasore elettronico
di velocità che, sebbene non abbia un effetto sanzionatorio,
informando in tempo reale l’utente circa l’eventuale superamento
del limite, lo induce a ridurre la velocità.
All’interno della Zona 30 si è quindi provveduto ad individuare
un sistema di percorsi pedonali la cui protezione è stata
assicurata attraverso l’installazione di particolari dispositivi.
Per garantire la massima visibilità dell’attraversamento pedonale,
si è fatto ricorso a strisce pedonali in materiale elastoplastico
ad alta rifrangenza, ed a dispositivi puntiformi ad alta visibilità
(i markers, chiamati anche “occhi di gatto”), disposti al
margine delle strisce per accentuarne la visibilità in special
modo quando, posizionati al termine di strade in salita, gli
attraversamenti risultano meno visibili.
Nei punti ritenuti pi˜ critici si è invece fatto ricorso ad
attraversamenti pedonali rialzati, costruiti appositamente
per risultare pi˜ elevati rispetto al piano stradale e proteggere
maggiormente l’utenza pedonale.
Al fine di garantire la salita e discesa in sicurezza dei
passeggeri dagli autobus del Trasporto Pubblico Locale, sono
state studiate speciali pedane bus adatte anche all’utenza
su sedia a rotelle. Per i disabili residenti in zona sono
stati introdotti una serie di provvedimenti atti a scoraggiare
gli automobilisti intenzionati ad occupare i posti auto riservati:
gli stalli di sosta personalizzati sono stati evidenziati
attraverso l’impiego di delimitatori di corsia e di markers
disposti sulla pavimentazione stradale mentre, per segnalare
alla Polizia Municipale l’eventuale presenza di un veicolo
non autorizzato in sosta, è stata installata una palina munita
di segnalazione verticale che il disabile stesso puÚ attivare
nel momento in cui lascia il posto con la propria vettura.
Gli obiettivi che l’Amministrazione si è posta nel realizzare
questo intervento sono molteplici: la sperimentazione di specifiche
soluzioni tecnico-progettuali, calibrate sulla particolare
realtà napoletana, è stata infatti finalizzata non solo ad
aumentare i livelli di sicurezza stradale in termini di diminuzione
del rischio di incidenti fra veicoli e di investimenti di
pedoni, ma anche a contribuire alla riqualificazione territoriale,
intendendo la riqualificazione delle strade e dello spazio
pubblico anche e soprattutto come fattore di miglioramento
della qualità della vita.
Limitando la velocità e l’intensità del traffico sulle strade
residenziali, abbiamo voluto rendere lo spazio stradale compatibile
con altri tipi di uso, riducendo lo spazio riservato alla
circolazione veicolare ed aumentando quello destinato alla
mobilità non motorizzata e agli usi sociali della strada.
I risultati che ci attendiamo in concreto, sono una riduzione
delle velocità veicolari del 40% con conseguente riduzione
del rischio di investimento dei pedoni e dei costi sociali
diretti ed indiretti dovuti agli incidenti; un maggiore uso
degli spazi da parte dei pedoni e quindi l’aumento della mobilità
pedonale all’interno del quartiere ed una forte riduzione
delle emissioni veicolari conseguente alla maggiore fluidità
dei flussi ed alla diminuzione delle brusche accelerate o
frenate.
Il progetto “Materdei Zona 30” è stato redatto dal Servizio
Viabilità e Traffico del Comune di Napoli con la consulenza
del Centro Studi 3M per la Sicurezza Stradale e dell’arch.
M. Cerillo, ed è stato realizzato nel settembre 2004 con il
contributo della Regione Campania nell’ambito dei finanziamenti
previsti dal Bando Sicurezza Stradale del 2002 ed il partenariato
non oneroso della 3M Italia S.p.A.