Lunedì 06 Maggio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 13/01/2015

Si ferma a soccorrere tre feriti, ragazzo travolto e ucciso da un'auto

Eduardo D'Alessandro è morto a 21 anni, investito da una macchina che sopraggiungeva a gran velocità e che ha sbalzato il suo corpo in un dirupo

CASERTA - Si è fermato per soccorrere alcuni ragazzi a bordo di un'auto tamponata sulla stradale Nola-Villa Literno ed è stato falciato da un'altra macchina. È morto così Eduardo D'Alessadro, 21enne originario di Formia e residente a Mondragone, come racconta il Mattino.

Tornava insieme ad alcuni amici da una serata in discoteca a Pozzuoli quando ha voluto fermarsi ad aiutare tre ragazzi rimasti bloccati nella loro Ford, all'altezza dello svincolo per Ischitella. Ma un trentenne di Napoli, che sopraggiungeva a gran velocità a bordo della sua Alfa 147, lo ha preso in pieno. L'urto ha sbalzato il suo corpo in una scarpata, con un volo di 20 metri. Il suo corpo è stato ritrovato sotto al cavalcavia della statale, che collega i paesi del vesuviano all'entroterra casertano.

Una strada maledetta, scrive Il Mattino:

"Maledetta perché costata tre volte in più rispetto al progetto iniziale, ma anche per un altro motivo: sulla statale liternese sono morti molti giovani, proprio in quel pezzo di asfalto costruito dai clan camorristici tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta. Un’opera pubblica fatta male, sembrerebbe".

Per l'automobilista che ha investito Eduardo D'Alessandro è scattata la denuncia per omicidio colposo e lesioni gravissime; ai carabinieri che lo hanno interrogato al pronto soccorso avrebbe riferito di assumere psicofarmaci. Su di lui e su tutti gli altri superstiti di questa tragedia del sabato sera sono stati eseguiti esami per verificare il tasso alcolemico e la presunta assunzione di sostanze stupefacenti.

 

da today.it


Il costo assurdo pagato da un ragazzo per la sua generosità. Una strada maledetta. Scrive il Mattino di Napoli:
"Maledetta perché costata tre volte in più rispetto al progetto iniziale, ma anche per un altro motivo: sulla statale liternese sono morti molti giovani, proprio in quel pezzo di asfalto costruito dai clan camorristici tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta. Un’opera pubblica fatta male, sembrerebbe" (ASAPS)

Martedì, 13 Gennaio 2015
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK