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Notizie brevi 01/07/2005

Caro auto/petrolio: l’oro nero, continua la crescita. Europa ed Asia si appellano all’Opec per una maggiore produzione. Andare in auto costa sempre più.

Caro auto/petrolio: l’oro nero, continua la crescita. Europa ed Asia si appellano all’Opec per una maggiore produzione. Andare in auto costa sempre più.

(ASAPS) – Il prezzo del petrolio continua a toccare l’oro nero nuovi e inimmaginabili record. L’ultimo, di due giorni fa, quando il barile è arrivato a far segnare, a New York, 60,47 dollari. Di poco inferiore il prezzo battuto al Brent di Londra, che costituisce il punto di riferimento europeo. Miaeconomia, quotidiano economico di Internet, riporta il pensiero degli operatori del settore, secondo i quali a far alzare il greggio, sarebbero state le dichiarazioni del neo presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad sul programma nucleare degli Ayatollah e gli effetti delle rinnovate tensioni con gli Stati Uniti. L’effetto di questa nuova impennata mostra il peso che l’Iran ha sul mercato complessivo mondiale, del quale rappresenta comunque uno dei maggiori produttori; ma mette anche in serio pericolo la crescita economica, in Europa e in Asia. Dai singoli ministeri delle finanze, al lavoro in un convegno comune in Cina, è scaturita una richiesta congiunta di aumento della produzione – rivolta ovviamente all’Opec – per sostenere la crescita.

Il primo effetto di una stagnazione del prezzo del petrolio a questi livelli, sarebbe il ribasso degli obiettivi di crescita che l’Unione Europea aveva previsto, già il terzo nel solo 2005. Ovviamente, andare in auto, costa sempre più caro. Lo dimostra anche il pensiero di Toshihiko Fukui, governatore della Banca centrale giapponese: “il prezzo del petrolio è il maggior rischio per l’economia mondiale”. E infatti, sulla base di queste ultime impennate, sono stati decisi aumenti del 3,7% per le spese di gas e combustibile da riscaldamento, in Italia, le cui famiglie spenderanno in media almeno 31 euro in più. (ASAPS).


Venerdì, 01 Luglio 2005
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