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Notizie brevi 18/04/2005

Torino - Tra follia e dramma: donna travolta e uccisa da un autobus dopo una lite per viabilità. L’autista: è stato un incidente. Indagini della Polizia Municipale.

Torino, tra follia e dramma: donna travolta e uccisa da un autobus dopo una lite per viabilità. L’autista: è stato un incidente. Indagini della Polizia Municipale.

(ASAPS) TORINO – Definirla assurda è dir poco, ma quel che è sicuro è che si tratta di una tragedia. In pieno centro, nel capoluogo torinese, una donna è stata travolta e uccisa da un autobus, che l’a investita e trascinata per una trentina di metri sotto le ruote, uccidendola. Le indagini sono effettuate dalla Polizia Municipale, e secondo le prime indiscrezioni sembra che tutto abbia avuto inizio da un diverbio tra il conducente dell’autobus ed il marito della vittima, a bordo di un’auto.
L’autista, però, respinge ogni responsabilità dolosa e sostiene di non essersi assolutamente accorto di ciò che stava accadendo. Fatto è che intorno alle 16,30, la vittima ed il coniuge stavano percorrendo corso Agnelli a bordo della propria auto. In prossimità di un incrocio, hanno avuto forse un incidente con l’autobus, che procedeva in direzione opposta, sicuramente c’è stata una turbativa nella circolazione. È seguita una discussione tra i due conducenti, alla quale si sarebbe aggiunta la donna. Poi, non si sa ancora con quali modalità, l’autista del bus è risalito a bordo ed è ripartito: nel riprendere la marcia – e la versione del tranviere sarebbe supportata da alcuni testimoni – la donna è finita sotto le ruote, ma senza intenzione omicida da parte dell’investitore. La vittima, Vincenza Scazzeri, 42 anni, è stata trascinata per una trentina di metri, prima di restare a terra esanime. L’autobus è stato fermato quasi mezzo chilometro più avanti da un motociclista e dalla polizia municipale. Al momento, l’ipotesi investigativa resta quella di omicidio colposo.
Rimane il consiglio di sempre, che come Asaps non ci stanchiamo mai di dare. Se non ci sono collisioni mai fermarsi per delle discussioni per motivi stradali. Non si sa mai come possono finire. Non conosciamo chi sia l’altro conducente e spesso non conosciamo forse neppure noi stessi. (ASAPS).


Lunedì, 18 Aprile 2005
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