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Notizie brevi 06/07/2005

Il Centauro intervista Vincenzo Pozzi, presidente dell’ANAS - "Stiamo percorrendo una lunga strada". Non è uno slogan. "Ci stiamo trasformando dopo 77 anni di storia – C’è un risveglio di opere nel comparto stradale"

Il Centauro intervista Vincenzo Pozzi, presidente dell’ANAS
"Stiamo percorrendo una lunga strada". Non è uno slogan. "Ci stiamo trasformando dopo 77 anni di storia – C’è un risveglio di opere nel comparto stradale"
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Intervista di Roberto Rocchi


il Presidente dell’Anas
Vincenzo Pozzi


Forse non tutti sanno che l’Anas, l’azienda nazionale autonoma delle strade, ha da tempo assunto il nome di Enas ed è diventata l’ente nazionale per le strade. Nonostante il cambiamento di nome e dell’assetto societario, rimane uno dei principali soggetti di riferimento soprattutto per quanto riguarda il settore delle infrastrutture. Ne abbiamo voluto parlare con Vincenzo Pozzi, presidente dell’ente.
Presidente Pozzi, qual è la situazione della rete viaria nazionale?
"Stiamo parlando di qualcosa che non è statico ma dinamico, quindi è nostro compito cercare di fotografare oggi, con un occhio al passato ma la proiezione al futuro, quel che si potrebbe ancora fare. Attualmente siamo in piena trasformazione perché dopo un lungo periodo di stasi nell’esecuzione di opere e nella progettazione, in questi ultimi anni abbiamo assistito ad un risveglio non solo nel comparto stradale ma anche ad esempio in quello ferroviario e dei trasporti in genere.
Limitandoci alle strade, però, non posso che ribadire la sensazione di forte slancio che mi pare sia stata intrapresa anche dal nostro ente; ciò non significa, sia ben chiaro, che la rete stradale sia sufficiente e fluida. Anzi, abbiamo tutta una serie di cantieri aperti che creano difficoltà a molti automobilisti, anche se occorre immedesimarsi nel fatto che una volta completate le opere, avremo finalmente una maggiore fluidità del traffico e tanti sacrifici saranno ben ricompensati."
Tralasciamo le grandi opere infrastrutturali, ci sono all’opera anche nuove arterie stradali?
"Certamente. Al momento ci stiamo muovendo su tre diverse linee operative: la realizzazione di nuove strade l’ammodernamento di quelle particolarmente vecchie e la manutenzione periodica della rete. Proprio di recente, inoltre, abbiamo assegnato ingenti somme alla manutenzione ordinaria e straordinaria e tutte le pavimentazioni sono oggi realizzate in asfalto drenante. Vorrei anche ricordare come l’autostrada Salerno-Reggio Calabria stia cambiando totalmente volto e pur con le difficoltà che tutti conosciamo si presenterà in futuro con parametri di efficienza ben superiori a quelli attuali ed in grado di offrire nuovi servizi agli automobilisti."
Si parla tanto di frontiere tecnologiche e cioè dei controlli di polizia eseguiti in maniera virtuale attraverso strumenti telematici e satellitari. Cosa ne pensa?
"Partirei da un presupposto: le autovetture sono diventate intelligenti, cioè hanno acquisito un livello tecnologico che consente di conquistare importanti traguardi in fatto di sicurezza ed efficienza. Al contrario, la strada è rimasta arretrata e questo divario, che si traduce in una diversa operatività, è la grande sfida da vincere nel futuro. Tocca proprio a noi promuovere nuove azioni che leghino questi due aspetti, come stiamo facendo con il centro di ricerche Fiat per attivare dispositivi anti-nebbia, oppure con le nuove centrali operative a livello compartimentale o con i servizi informativi all’utenza. Sono tutte cose che vanno nella giusta direzione, cioè verso una maggiore fruibilità della strada e perciò anche sicurezza dell’utente."
Cosa si può aspettare l’automobilista italiano nei prossimi anni da Anas?
"Si può e si deve aspettare molto. Siamo in pieno processo di trasformazione non solo societario ma anche di pelle, se mi è consentito il termine, soprattutto alla luce dei 77 anni di età che stiamo per compiere. Il nostro grande bagaglio di esperienza non può essere dimenticato e deve spronarci a lavorare e costruire sempre meglio a favore dell’utenza e per questo motivo stiamo percorrendo una lunga strada, soprattutto tecnologica, che sono convinto ci porterà grandi soddisfazioni. Non lo dico tanto per lanciare uno slogan, ma perché credo veramente in questo obiettivo.".


Mercoledì, 06 Luglio 2005
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