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News 14/08/2014

Multe, come cavarsela tra autovelox e trappole burocratiche

Ma gli italiani pagano in multe troppo o troppo poco? Ognuno ha le sue idee e può citare episodi e statistiche che gli danno ragione sul fatto che i guidatori sono vessati oppure che le strade italiane sono il bengodi degli indisciplinati. La verità è che dipende molto dalle zone, dalle circostanze e dal tipo d'infrazione. In ogni caso, l'Italia è un Paese dove chi conosce bene le regole e i propri diritti ha molte possibilità per evitare alcune multe o per opporsi ad altre che prende. Il problema sta nel sapere davvero tutto: occorre tener d'occhio le continue modifiche al Codice della strada, le sentenze scritte ogni giorno da magistrati di ogni grado, le circolari e i pareri ministeriali e persino i comunicati stampa dettati da singoli ministri.

Per esempio, negli ultimi mesi sono proliferate le polemiche sulla fondatezza delle multe comminate a chi protrae la sosta sulle strisce blu oltre l'orario fino al quale ha pagato il ticket (si veda l'articolo sotto a destra). Ed è stata sollevata un'inutile polemica sul fatto che i "finti autovelox" (box di plastica messi su strade urbane che possono ospitare apparecchi di controllo solo quando è presente un agente) sarebbero irregolari, trascurando il fatto che giuridicamente è come se non esistessero, che restano vuoti per la maggior parte del tempo e che quando sono attivi è come se si stesse effettuando un normale controllo con una pattuglia.

Nel frattempo, è ormai a regime lo sconto del 30% che fu introdotto un anno fa per chi paga una multa (a patto che non sia per un'infrazione tanto grave da non comportare né la sospensione della patente né la confisca del veicolo) entro cinque giorni da quando gli viene notificata: ormai è stato chiarito che l'agevolazione spetta anche a chi ha in mano il solo preavviso di divieto di sosta e tutti i verbali riportano correttamente anche gli importi scontati. Ma non bisogna farsi ingannare dal burocratese: quello che il verbale definisce «pagamento in misura ridotta» non è quello scontato, ma quello che comunemente è considerato ordinario.

L'impressione generale è che, in attesa della riforma del Codice della strada (che se arriverà in porto entrerà in vigore solo tra un paio d'anni), nelle infinite pieghe della materia si possano trovare sia appigli insperati ma solidi sia soluzioni sbandierate ma illusorie. In questa pagina cerchiamo di fare chiarezza sulle questioni di maggiore attualità.



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da ilsole24ore.it



 

La guida del Sole 24 Ore nel pianeta multe. (ASAPS)

 

 

Giovedì, 14 Agosto 2014
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