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Notizie brevi , News 26/07/2014

Ravenna
La Polizia Municipale insegue un camion e scopre  una diavoleria elettronica per mettere "in pausa" il cronotachigrafo digitale

Stava percorrendo la Statale Adriatica alla guida di un mezzo pesante, ma quando la Polizia Municipale lo ha fermato per un normale controllo, dopo averlo seguito per alcuni chilometri, è emerso che il cronotachigrafo digitale risultava “in pausa”, come se il camion fosse fermo. Insospettiti da questa anomalia gli agenti hanno eseguito verifiche più approfondite che hanno portato all’individuazione di un sofisticato sistema elettronico, installato a bordo del mezzo che alterava i dati dell’apparecchiatura, consentendo al conducente di guidare più di quanto previsto.

E’ questa una delle principali violazioni riscontrate, giovedì mattina, da personale della Vigilanza di Quartiere - Ufficio Emergenza e Sicurezza Stradale, nel corso di specifici servizi di controllo sul traffico pesante. Nella circostanza per l’autotrasportatore, un 33enne foggiano, sono scattate pesanti sanzioni (pari ad oltre 1.500 Euro) con contestuale ritiro della patente, ai fini della sospensione da quindici giorni a tre mesi, e decurtazione di dieci punti dal certificato di qualificazione professionale. Le astuzie utilizzate dagli autotrasportatori per eludere i controlli sono in continua evoluzione. Nella fattispecie dopo aver appurato, attraverso un’attenta e scrupolosa verifica, che non era presente alcuna  “calamita”, gli agenti hanno richiesto insistentemente spiegazioni al conducente circa l’anomalia riscontrata.

A questo punto l’uomo, vistosi incalzato, ha ammesso di avere a bordo un sistema elettronico, in grado di manomettere i dati del cronotachigrafo. Nello stesso tempo ha riferito però di non sapere dove, esattamente, fosse installato tale congegno, dato che proprietario del veicolo era il fratello e forniva solamente un telecomando grazie al quale, appunto, il cronotachigrafo poteva essere inserito e disinserito. E’ stato quindi necessario rivolgersi ad un’officina meccanica specializzata dove, grazie a difficili e minuziose operazioni, è stato possibile smontare buona parte del cruscotto, rintracciando finalmente in un vano del medesimo la causa di tali alterazioni: due scatole in plastica con fili elettrici collegati ai circuiti del cronotachigrafo. Un tecnico specializzato ha proceduto a disinstallare la strumentazione che è stata posta sotto sequestro dalla Polizia Municipale, unitamente al telecomando, mentre al conducente sono state contestate le sanzioni previste.

 

fonte: ravennatoday.it

 

 

 

 


 

Sabato, 26 Luglio 2014
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