Sabato 27 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 08/08/2005

Roma - ALCOL AI GIOVANI: ALLA CAMERA UN PROGETTO DI LEGGE CHE PREVEDE UN GIRO DI VITE SULLA SOMMINISTRAZIONE AI MINORI. VIETATA ANCHE LA VENDITA DA ASPORTO.

Roma
ALCOL AI GIOVANI: ALLA CAMERA UN PROGETTO DI LEGGE CHE PREVEDE UN GIRO DI VITE SULLA SOMMINISTRAZIONE AI MINORI. VIETATA ANCHE LA VENDITA DA ASPORTO.


Anche una macedonia, spesso viene innaffiata con liquori

(ASAPS) ROMA – Se dovesse passare, sarà davvero una rivoluzione. Nel mirino ci sono tutte le bevande alcoliche somministrate ai giovani, da quelle a più alta gradazione a quelle considerate – erroneamente – innocue bevande. Cocktail di frutta, innaffiati magari con superalcolici da esperti barman, ma anche quelle nuove e invitanti bottigliette piene di dissetanti bibite con il 5% di alcol, che nei periodi estivi vanno a ruba, soprattutto nel dopocena. Per quest’estate, ormai niente da fare, ma è stato annunciato nei giorni scorsi che ad ottobre – se tutto va bene – arriverà in Parlamento una proposta di legge che estenderà il divieto, oggi vigente per la vendita al banco di alcol ai minori di 16 anni (art. 689 del Codice Penale), all’asporto. La firma è del deputato di Forza Italia Aldo Perrotta, che dopo aver presentato la proposta  a marzo, si prepara ad illustrarla alla commissione Attività Produttive della Camera. Dovesse passare – e noi ce lo auguriamo non solo per una questione di sicurezza stradale, ma anche di tutela della salute dei minori – qualsiasi intruglio con più di 1 grado di alcol (per la precisione 1,2) diventerà off-limits  per i ragazzini. Chi sgarra, dovrà pagare multe da mille euro, ma anche il ragazzino vedrà appiopparsi una multa da 500 euro. Alla quinta recidiva (forse un bonus un tantino esagerato) il commerciante subirà la chiusura forzata di 10 giorni. Diventeremo un paese proibizionista? Proprio nelle ultime settimane le cronache dei giornali riportavano un’altra maglia nera del nostro paese, quella dell’età più bassa – in Europa – in cui i minori bevono il primo goccio: 11-12 anni, mentre la media dell’Unione è di 14. Dati che non ci sentiamo di contestare, visto che provengono dall’Istituto Superiore di Sanità, e che ci fanno paura, visto che l’OMS attribuisce all’alcol il 60% delle morti dovute a ferite intenzionali o non intenzionali. “In Italia – ha detto Perrotta all’Ansa – la legge non è abbastanza severa. Ad esempio punisce la somministrazione ma poi permette ai minori di comprarsi qualsiasi cosa al supermercato. Bisognerebbe vigilare soprattutto su quelle bevande dove rum o gin sono mescolati e nascosti da altri ingredienti, e che superano di oltre il 500% il limite fissato dalla legge per le bevande analcoliche”. Dietro colori e spot che invitano a consumare per dissetare, per avere energie o per “cuccare” di più, ci sarebbero dunque vere e proprie bevande alcoliche. “Le case produttrici – aggiunge l’onorevole – sono furbe: le pubblicizzano come bibite normali e le riempiono di zucchero, così si finisce col consumarne una dopo l’altra”. (ASAPS)


 

 

Lunedì, 08 Agosto 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK