Giovedì 02 Maggio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 20/01/2014

La vedova del carabiniere: ho regalato un rosario al ragazzo che lo ha ucciso

Toccante intervento di Claudia Francardi. Doveva esserci anche la madre di Matteo Gorelli, da tempo le due donne si sono molto avvicinate. «Ho sofferto per il destino di Matteo. E lui sorrise per me, quando lo condannarono all’ergastolo»
Claudia Francardi

MONTELUPO FIORENTINO. Claudia Francardi, vedova del carabiniere Antonio Santarelli, morto in seguito all'aggressione di Matteo Gorelli, giovane di Cerreto Guidi, che il 25 aprile 2011 a Sovana, nel comune di Sorano, prese a sprangate due militari nel corso di un controllo stradale, ha partecipato al convegno diocesano della Caritas che si è svolto oggi a Montelupo Fiorentino.

 

> FOTO  -  A lezione di perdono dalla vedova del carabiniere

 

A raccontare la propria dolorosa esperienza doveva essere presente anche la mamma di Matteo, Irene Sisi, che non ha potuto partecipare a causa di un'influenza. Tra le due donne da tempo è nato un buon rapporto, accomunato dalla volontà di “recuperare” Gorelli e di consentirgli di svolgere una vita il più possibile normale dopo la condanna a 20 anni per omicidio.

 

«Alla prima udienza del processo - ha ricordato la vedova - ho urlato a Matteo di guardarmi, volevo che vedesse il dolore che aveva provocato. Lui iniziò a piangere e non riusciva a sostenere lo sguardo. All'udienza che lo condannò all'ergastolo (oggi per Gorelli la pena è di venti anni, grazie al rito abbreviato) le parti si erano invertite: io piangevo, perché non riuscivo a sopportare l'idea che quel ragazzo dovesse passare tutta la sua vita in carcere, lui invece mi guardava sorridendo. Mi ha poi confidato che con lo sguardo mi stava dicendo di stare tranquilla e che si meritava quella pena».

 

Dopo il processo, Matteo e Claudia si incontrarono in forma privata alla presenza di don Mazzi, nella comunità che lo ospita a Milano: «Fu un incontro molto forte. Volevo vedere le mani che avevano ucciso Antonio e stringerle, insieme al rosario che avevo preso a Medjugorie. Ancora oggi Matteo conserva quel rosario».

 

da iltirreno.gelocal.it

 



Il perdono  della vedova del Carabiniere Antonio Santarelli ucciso a bastonate il 25 aprile 2011 da Matteo Gorelli durante un controllo antialcol a Sorano (GR). Un gesto veramente generoso. (ASAPS)

 

 

 

Lunedì, 20 Gennaio 2014
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK