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Notizie brevi 20/01/2014

La Spezia
Chiude di sera, di notte e nei fine settimana la sala operativa della Polizia Stradale
Risponderà al telefono un operatore “remotizzato” da Genova. I nostri dubbi sull’ iniziativa

Foto Coraggio - Archivio Asaps

(ASAPS) LA SPEZIA 17.01.2014 - Da notizie di cronaca apprendiamo che a breve - la data certa non è ancora stata stabilita - la centrale operativa della Sezione della Polizia Stradale della Spezia chiuderà i battenti nei turni serali, notturni e nei week end. Tutto ciò in attuazione di iniziative assunte dai vertici della Polizia Stradale della Liguria e della Spezia. A fare i conti con questa iniziativa, con tutta probabilità volta a tentare affannosamente di recuperare personale da impiegare su strada - un piano del genere è stato già attuato in tutt’Italia quando si è proceduto alla chiusura serale e notturna dei Distaccamenti della Polizia Stradale - saranno i cittadini del comprensorio spezzino. Infatti in caso di emergenze legate ad eventi infortunistici, di viabilità o di soccorso, non troveranno più dall’altro lato della cornetta telefonica un interlocutore che ha padronanza e conoscenza diretta del territorio della provincia spezzina, bensì a quanto è dato sapere da un operatore “remotizzato” della sala operativa della Stradale di Genova.

 

Si tratterà certamente di un operatore  preparato, disponibile, molto pratico del capoluogo di Regione, ma che dubitiamo possa gestire in contemporanea più emergenze e chiamate che interessano l’intero territorio e la viabilità - spesso anche remota e poco conosciuta anche dai residenti – di un’altra provincia seppur limitrofa.
Scelta piuttosto singolare e, per quanto di nostra cognizione, unica nel suo genere a livello Nazionale la chiusura serale, notturna e nei fine settimana della sala operativa “provinciale” della Polizia Stradale.

 

Non dimentichiamo che stiamo parlando  di un comprensorio caratterizzato da direttrici di traffico autostradali (A/12 ed A/15) ed ordinarie (SS1 Aurelia e SS62 della Cisa), che adducono ad un importantissimo e strategico ambito portuale mercantile e militare come quello spezzino, tipicizzato negli ultimi quattro anni da eventi climatici catastrofici.
Tutti abbiamo ancora negli occhi e rammentiamo la tragica notte tra il 7 e l’8 dicembre 2010 in cui è venuta a mancare la Nostra Maria Teresa, o l’alluvione del 2010, o ancora quella del 2011, in cui gli operatori della Sala Operativa della Stradale spezzina che oggi si vuol “remotizzare”, così come i colleghi del 113 e di tutte le altre forze in campo, hanno in quelle tragiche giornate gestito le migliaia di chiamate di soccorso. D’altra parte dopo la “remotizzazione” dell’accertamento delle infrazioni con autovelox e tutor, c’era da aspettarsi anche questo ulteriore passo. Speriamo non si arrivi alla fine anche alla “remotizzazione” della sicurezza dei cittadini!  (ASAPS)

 


 

 La chiamano "remotizzazione" noi la chiamiamo semplicemente col suo vero nome: chiusura e arretramento a discapito della sicurezza dei cittadini. (ASAPS)

 

 

 

 



Lunedì, 20 Gennaio 2014
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