Venerdì 26 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 19/09/2005

CARO GASOLIO, PROTESTANO I TIR: SCORTATI DALLA POLIZIA STRADALE. I BISONTI DELLA STRADA RALLENTANO IL TRAFFICO PER RIVENDICARE I PROPRI DIRITTI

CARO GASOLIO, PROTESTANO I TIR: SCORTATI DALLA POLIZIA STRADALE. I BISONTI DELLA STRADA RALLENTANO IL TRAFFICO PER RIVENDICARE I PROPRI DIRITTI

(ASAPS) BARBERINO DEL MUGELLO (FIRENZE) – Le agenzie di stampa hanno parlato di “disagi e rallentamenti sulla A1”, ma sull’arteria più trafficata d’Italia il motivo di tanta lentezza non sono stati – per una volta – incidenti o ingorghi dovuti al traffico intenso. Il 17 settembre era atteso da tempo, per la precisione da almeno 1 mese, quando cioè la FITA-CNA e la ANCST-LEGA COOP, sindacati che rappresentano gli autotrasportatori, avevano annunciato la volontà di manifestare per i propri diritti. Per la Polizia Stradale, che è stata affiancata nella gestione dell’evento dalla Digos, dai Reparti Mobili della Polizia di Stato, dalle Brigate Mobili e dalle unità territoriali dei Carabinieri, si è trattato di una giornata campale. In tutto oltre 600 veicoli commerciali sono partiti da Bologna e da Firenze, per raggiungere Barberino del Mugello, percorrendo l’autostrada del Sole a passo d’uomo. La corsia di sorpasso non è bastata a far smaltire il traffico regolare, che si è incolonnato in code che hanno raggiunto i 30 chilometri, da entrambe le parti. Nel mirino della rivendicazione, l’aumento del gasolio e quello dei pedaggi, definiti “indiscriminati”. Non sono mancati attimi di tensione, soprattutto quando alcuni automobilisti hanno inveito contro i camionisti in agitazione, ma tutto si è risolto con qualche parolaccia e con la promessa di far scorrere i veicoli privati dove possibile. A Barberino i due distinti cortei si sono riuniti, dando luogo a sit-in di protesta ed all’incontro con la stampa, presente in forza con telecamere e macchine fotografiche, salutata a suon di potentissime clacsonate. Ma quali sono i punti sui quali i sindacati chiedono attenzione? Senza dubbio le tariffe troppo alte di carburanti e pedaggi autostradali, considerate vere e proprie gabelle, micidiali per le aziende più piccole e fortemente penalizzanti anche per le imprese più grosse, tanto che in assenza di provvedimenti di sgravio da parte del governo si potrebbe arrivare anche al fermo nazionale di tutti i servizi di logistica. “Badate bene, che non si tratta di una minaccia”, ha detto alla stampa Franco Coppelli, presidente nazionale della FITA-CNA. “Anche le aziende più consolidate – ha aggiunto – non sono più in grado di tenere il passo. Tutto il carico degli aumenti del gasolio è oggi sulle spalle degli autotrasportatori e senza interventi sui costi il settore non reggerà a lungo. Chi aveva un po’ di riserve le ha già bruciate tutte, ed ora si rischia il collasso”. L’impressione è che ora sulla questione sia arrivata l’attenzione della gente, che spesso ignora il peso di questo settore in una società come la nostra, nella quale il trasporto su gomma resta ancora l’unico in grado di approvvigionare il fabbisogno interno e di alimentare il commercio con l’estero. “Si tratta di un successo superiore alle aspettative” ha commentato Giovanni Montali, presidente della FITA Emilia-Romagna. Ora, tutti aspettano un segnale da parte del governo, che già in questa settimana dovrebbe affrontare la questione in Commissione costi, al ministero delle Infrastrutture. Qui, le sigle che hanno promosso la manifestazione, cercheranno di sostenere la propria tesi, secondo la quale i costi di esercizio (primo tra tutti quelli del gasolio, aumentato del 40%) sono andati alle stelle, mentre le tariffe per il trasporto merci sono rimaste ferme. Questo favorisce l’impiego di mano d’opera a basso costo, a nero o di scarsa qualità: tutti fattori che si ripercuotono sulla sicurezza stradale. (ASAPS)


Lunedì, 19 Settembre 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK