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Notizie brevi 14/10/2013

Una proposta di legge
MULTE SECONDO IL REDDITO?
Calma, ci sono almeno un paio di aspetti da valutare con attenzione


La proposta di pagare le sanzioni secondo il reddito e la cilindrata della macchina presenta alcuni problemi non da poco. Il sistema funziona be...ne nei paesi del nord. Ma noi non siamo la Finlandia. C'è il rischio che un lavoratore dipendente con 25.000 euro di reddito lordo l'anno paghi di più di molti commercianti e liberi professionisti che hanno redditi medi dichiarati di 13-15.000 euro l'anno. Il sistema da noi andrà bene appena le dichiarazioni dei redditi saranno veritiere... Sanzioni in rapporto alla cilindrata e potenza del veicolo? Si può fare. Però poi ci sarà un notevole riassorbimento di personale di polizia in ufficio per l'individuazione esatta della sanzione da notificare e su strada per la contestazione immediata servirà un data base (o almeno Quattroruote) per stabilire la potenza del mezzo e la relativa sanzione da abbinare. Sarà molto facile sbagliare cilindrata e potenza e i ricorsi si sprecheranno. Alla fine chi pagherà? Solo i meno attrezzati ovviamente, cioè quelli con le utilitarie di 15 anni di anzianità... Forza amici in divisa. Il bello (si fa per dire) deve ancora venire! (ASAPS)




"Introdurre un principio di proporzionalità al meccanismo delle multe stradali. E' questa la ragione alla base della nostra proposta di legge che, in ragione delle difficoltà relativamente all'incrocio di dati tra amministrazioni e dell'ampiezza del fenomeno dell' evasione ed elusione fiscale, si intende fondata su un parametro induttivo della condizione economica: la potenza del veicolo guidato". Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Trasporti motivano la decisione di depositare la proposta di Legge, a prima firma Michele Dell'Orco, che intende introdurre all'interno del codice della strada il principio di proporzionalità delle multe.

"Oggi la funzione primaria delle sanzioni stradali - spiega Dell'Orco -, costituire un deterrente alle infrazioni stradali rendendo la circolazione più agevole e sicura, non riesce più ad avere un'adeguata efficacia. Tutto questo a fronte del fatto, però, che ogni anno vengono staccate circa 14 milioni di multe: 1600 ogni ora. La maggior parte di queste restano inevase, lasciando buchi milionari nei bilanci delle amministrazioni per le quali questo strumento ormai costituisce semplicemente un modo per fare cassa. Si tratta di una forma di 'rastrellamento' che non tiene in alcun conto le distanze economiche tra cittadino e cittadino".

Per alcune persone infatti una multa rappresenta un salasso, per altre costituisce poco più di un fastidio. Il risultato - spiega Dell'Orco - è che il meccanismo sanzionatorio, così come
previsto attualmente dal codice della strada, non è dissuasivo allo stesso modo per tutti, perchè la sanzione comminata per una stessa infrazione, in proporzione, rappresenterà una pena maggiore per un soggetto con un reddito basso rispetto a uno dal reddito più elevato.

La soluzione a questa distorsione del sistema c'è, ed è già adottata efficacemente in diversi paesi: pagare la multa proporzionalmente alla propria capacità contributiva. Il parametro della condizione economica basata sulla potenza del veicolo guidato è in linea con il principio già adottato per il bollo auto 'piu' il mezzo è potente, più paghì". La potenza del motore incide sul costo di base del veicolo e, dunque, può essere considerato indicativamente un elemento valido per fornire un'indicazione sulle capacità economiche del suo proprietario".


 

 

da repubblica.it/motori

 

 

 

Lunedì, 14 Ottobre 2013
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