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Notizie brevi 10/10/2013

Verona
Due pezzi storici della Stradale vanno in pensione
Tiziano Perella e Renzo Zecchin Comandante e Vice Comandante della Squadra di Polizia Giudiziaria

Due Stradalini "doc" lasciano il servizio attivo presso la Sezione Polizia Stradale di Verona e con un certo magone intraprendono un nuovo percorso con i centauri, impatinati di lucido orgoglio, "trasferiti d'ufficio" dalla caserma alla scarpiera di casa.
E' settembre ed è giunta l'ora della pensione!
Il Sostituto Commissario Perella Tiziano e l'Ispettore Superiore S.u.p.s. Zecchin Renzo, entrambi 54 enni ed una vita trascorsa assieme rispettivamente come Comandante e Vice Comandante della Squadra di Polizia Giudiziaria, si sono arruolati nel 1980 e, dopo il corso d'Agente, vengono inviati a frequentare l'ambito corso presso quel che era il glorioso C.A.P.S. di Cesena.

 

Trascorsi i primissimi anni di servizio a pattugliare le strade del Compartimento "Veneto", verranno poi assegnati definitivamente alla Sezione scaligera dove, una volta promossi al ruolo Ispettori, passeranno vent'anni in Squadra assicurando alla giustizia truffatori, borseggiatori, ladri d’auto, e pirati della strada.
Nel corso dell’attività ed in perfetta sinergia con l'Autorità Giudiziaria, coordineranno numerose attività investigative rivolte al riciclaggio e traffico di autovetture rubate, alle rapine ai danni di autotrasportatori, ai furti delle merci trasportate, al traffico e spaccio di stupefacenti, alla falsificazione di patenti e documenti di circolazione ed alle truffe assicurative, debellando vere e proprie organizzazioni criminali.

 

Nel corso della lunga carriera hanno svolto anche le complicate indagini sull’omicidio della giovane Monica Zanotti, deceduta nella serata dello sciagurato 28 dicembre 1993, a causa del lancio di un grosso sasso da un cavalcavia autostradale dell'Autobrennero, nei pressi di Sona (VR).
Perella, Zecchin e la formidabile Squadra di PG riuscirono ad assicurare alla giustizia i tre responsabili del delitto il quale, di fatto, ha aperto la dolorosa stagione degli scellerati emulatori del neonato fenomeno criminale del "lancio sassi".

Una vita spesa per la Polizia Stradale il cui vero patrimonio sono stati uomini come questi che hanno contribuito a farne la storia.
Un pizzico di nostalgia per quel che è stata la Polizia Stradale, avanzando ora verso un futuro sempre più incerto. Ma questa è un'altra storia.
Grazie ragazzi per quel che avete fatto!

 

Andrea S.

 

 

> L'articolo da L'ARENA pdf

Giovedì, 10 Ottobre 2013
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