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Notizie brevi 10/10/2005

A22, auto centrata da un sasso A pezzi il lunotto posteriore Illeso il guidatore della A4 L´INDAGINE SULLA STRADA Venerdì sera alle 21 e 30: «Qualcuno ha buttato un masso dal cavalcavia (NdR: Ripresa l’indagine de Il Centauro)

A22, auto centrata da un sasso A pezzi il lunotto posteriore Illeso il guidatore della A4
L´INDAGINE SULLA STRADA
Venerdì sera alle 21 e 30: «Qualcuno ha buttato un masso dal cavalcavia
(NdR: Ripresa l’indagine de Il Centauro)


di PATRIZIA TODESCO

 

Un forte botto e il lunotto posteriore che è andato in mille pezzi per colpa di un sasso. È accaduto venerdì sera sull’autostrada del Brennero, all’altezza di S. Michele, ad un automobilista originario di Crotone che con l’auto di servizio dell’azienda per cui lavora, una A4, stava transitando sulla corsia sud. Fortunatamente il guidatore non è rimasto contuso ed ha potuto immediatamente lanciare l’allarme. La sua chiamata al centro operativo dell’autostrada è stata chiara: «Qualcuno ha lanciato un sasso dal cavalcavia».
Alle 21 e 30, ora in cui è accaduto il fatto, la strada era avvolta nel buio. Si vedevano solo le auto che sfrecciavano verso sud. Giacomo Santo Spirito, originario di Cirò e dipendente di una ditta di Napoli, stava appunto viaggiando verso Trento quando è stato colpito da questo sasso. Un grosso masso che a detta dell’automobilista sarebbe arrivato dall’alto. Gli accertamenti effettuati dall’ausiliario del traffico inviato dal Coa non hanno però dato esito. Sono stati controllati tutti i cavalcavia da Egna a Trento ma in zona non è stato trovato nessuno. Niente nemmeno lungo la strada. L’uomo è stato quindi invitato a portarsi in questura dove ha presentato regolare denuncia e fatto visionare il vetro dall’agente in servizio.
Sull’episodio la Polstrada è cauta. Non di rado, infatti, i sassi che provocano danni non sono gettati dall’alto ma vengono schizzati da altre auto in corsa oppure cadono da camion che hanno carichi mal protetti. In questo caso, essendo stato colpito il lunotto posteriore, la possibilità che a lanciare il sasso sia stato un vandalo è comunque più probabile.
Del resto i dati sul fenomeno sono impressionanti. Dal 2000, secondo i dati raccolti dalla rivista Il Centauro dell’Asaps, sono stati 735 i veicoli che hanno riportato danni conseguenti a lancio doloso di oggetti, rinvenuti e sequestrati in 526 occasioni. 9 persone sono state arrestate ed altre 13 denunciate a piede libero, mentre per alcuni eventi è stata accertata la presenza di 27 minori. Nei primi 7 mesi del 2005, invece, sono stati documentati almeno 50 lanci, con 64 veicoli danneggiati. Sono state accertate, in numerose occasioni, false denunce, sporte da conducenti che intendevano così ottenere rimborsi indebiti dalle proprie compagnie assicurative: il computo di questi eventi non appartiene alla statistica del fenomeno, ma è stato inserito nel conteggio delle denunce a piede libero.
All’Autobrennero spetta poi un triste primato, sempre riportato dalla rivista dell’Asaps. Si tratta del primo episodio mortale che è da far risalire a venerdì 23 agosto 1984. Protagonisti dei tedeschi diretti verso il Brennero. Al volante dell’auto c’era Christa Walburga, 39 anni, in Italia per turismo. L’auto aveva oltrepassato lo svincolo di Pegognaga, nel mantovano, ma sotto un cavalcavia il parabrezza è stato sfondato da una lama di guardrail fatta cadere dal sovrappasso. La lama, nell’impatto, aveva reciso di netto la testa di Christa. La società Autostrada del Brennero aveva presentato esposti per questo ed altri episodi analoghi. Le indagini portarono poi all’arresto di un 28enne, lo stesso che aveva dato l’allarme per i soccorsi.


 

 

 

 

Lunedì, 10 Ottobre 2005
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