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Notizie brevi 19/08/2013

Scrivere sms può uccidere: online il film di Herzog sugli incidenti stradali

Prodotto da AT&T con l’obiettivo di sensibilizzare il giovane pubblico, il documentario racconta quattro incidenti causati da guidatori distratti dal telefonino. E i loro effetti sulle vittime e sui responsabili, tra rabbia, dolore, sensi di colpa
Un’immagine dal documentario

Un documentario di trentacinque minuti sui rischi dello scrivere sms mentre si guida, sui drammatici e terribili effetti che possono essere inflitti – su se stessi e sugli altri – da questo breve momento di distrazione. E' l'ultimo lavoro di Werner Herzog, il leggendario regista tedesco, autore di epiche avventure nelle giungle peruviane e originali documentari su grizzly, cacciatori della Taiga e saltatori con gli sci.
Il film si intitola From One Second To The Next, verrà proiettato in autunno in quarantamila scuole degli Stati Uniti (dove si inizia a guidare a 16 anni, inevitabilmente già armati di smartphone), ma da qualche giorno è liberamente visibile online , in inglese, con sottotitoli. 

 

Strutturato su una serie di interviste, From One Second To The Next racconta quattro incidenti stradali attraverso le parole (e le immagini) delle vittime e dei responsabili. L'impatto è molto forte, anche perché il film si attorciglia come un serpente attorno a un'abitudine ben conosciuta dal cittadino medio del terzo millennio: quella che – volante in una mano, telefonino nell'altra – si accompagna spesso al pensiero “è urgente, faccio attenzione, non succederà nulla”. 


Il texting while driving come roulette russa del nostro tempo, sembra voler dire Herzog: una pistola maneggiata senza pensare al fatto che potrebbe davvero mettersi a sparare e uccidere. Il più delle volte colpendo chi non la teneva nemmeno in mano: come la famiglia Amish investita su un carretto da Chandler (che stava scrivendo “ti amo” alla sua donna) o il piccolo Xzavier, il bambino che apre il film, travolto da un'auto, sopravvissuto, paralizzato. Senza distinzioni o discriminazioni di età, razza, religione, professione.

 




Rispetto a molti dei suoi precedenti lavori documentari, in From One Second To The Next Herzog si fa quasi da parte, senza nemmeno offrire la caratteristica voce narrante: le parole sono quelle degli intervistati, non vengono aggiunte né domande né riflessioni. L'unico supporto extra è la colonna sonora musicale, che parte da lidi tranquilli per assumere sfumature inevitabilmente più ombrose.


“Quando AT&T (l'azienda telefonica committente del documentario , NdR) mi ha proposto il progetto, ho sentito qualcosa scattare dentro di me”, ha dichiarato il regista bavarese. “E' una cultura interamente nuova. Io non scrivo sms mentre guido – a dirla tutta, non scrivo proprio sms – ma mi rendo conto che c'è una nuova forza che con veemenza si sta abbattendo sulla civiltà”. Quella forza che Herzog ha spesso inseguito e raccontato, da mille prospettive e sotto mille forme diverse, in mezzo secolo di carriera: “Ho capito che avrei potuto girare questo film perché coinvolge eventi catastrofici che invadono la vita familiare”.


From One Second To The Next rappresenta l'espansione sulla media distanza di una serie di spot da 30 secondi che Herzog ha creato per la campagna “It Can Wait” (“Può aspettare”), lanciata da AT&T per sensibilizzare il pubblico sui rischi degli sms alla guida. La distribuzione in anteprima su YouTube non rappresenta una novità per il regista, che da anni flirta con le nuove tecnologie di comunicazione e produzione digitale. Nell'ambito di una serie sponsorizzata da American Express, lo scorso anno Herzog diresse un concerto della rock band americana The Killers, trasmesso in diretta su YouTube. Nel 2010 si avventurò invece in uno dei primi (e per ora unici) esempi di documentario in 3D, riprendendo le pitture preistoriche nella caverna francese di Chauvet in Cave of Forgotten Dreams.

 

 

da lastampa.it

 

 

Lunedì, 19 Agosto 2013
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