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Sicurezza stradale, la Danimarca esempio di lotta agli incidenti mortali

Il numero di decessi sulle strade è calato del 18% solo nel 2012, il doppio della media Ue
Foto archivio Asaps

Bruxelles - Dal 2001 ad oggi la Danimarca ha ottenuto una riduzione impressionante del numero di morti per incidenti stradali, che sono calate del 59%. In questo modo il Paese ha raggiunto il suo obbiettivo di abbassare gli incidenti fatali a 200 l'anno, che vuol dire 31 decessi ogni milione di abitanti. Questo risultato, in un panorama europeo in cui solo nel 2012 le morti per incidenti stradali sono state 28mila, è valso a Copenaghen il “Road Safety PIN Award 2013” dell'European Transport Safety Council (ETSC).

 


Le azioni del Paese per prevenire queste tragedie si sono concentrate soprattutto nel ridurre le guide in stato di ubriachezza e gli eccessi di velocità. “Visto che la relazione tra la velocità e la gravità delle conseguenze degli incidenti è stata ben documentata, crediamo che sia importante continuare a concentrare la nostra attenzione su questa tematica, anche quando la velocità non è troppo eccessiva” ha dichiarato il ministro della Giustizia danese, Morten Bødskov, ritirando il premio. Bødskov ha aggiunto che “la mancanza di attenzione” al volante è un forte fattore di rischio su cui pure il governo intende lavorare nella sua Strategia per la sicurezza stradale, denominata “Ogni incidente, è uno di troppo”, e che è stata lanciata lo scorso aprile allo scopo di raggiungere gli obiettivi Ue fissati per il 2020. 
Il Paese ha anche messo in campo un sistema informativo per gli ospedali per aiutare i medici a non sottostimare i danni causati dai sinistri, e i cui dati saranno a breve messi a disposizione anche degli altri Stati Ue.

 

“La Danimarca è stato uno dei primi Stati membri ad affiancare un focus sui gravi incidenti stradali alle politiche più tradizionali per la sicurezza” ha riconosciuto il vice presidente della Commissione europea Siim Kalla. Il Paese così ha fatto notevoli passi avanti per quanto riguarda la sicurezza e “le statistiche stradali mostrano una riduzione degli incidenti mortali del 18% per il 2012, ovvero in un solo anno, rispetto alla riduzione della media europea che è stata del 9% per lo stesso periodo. La cifra comunitaria è di per sé una grande successo eppure la Danimarca è riuscita a raddoppiarla e questo la pone tra le prime cinque nazioni virtuose” ha continuato Kallas. 
I miglioramenti sono quindi visibili anche a livello europeo, ma non bisogna abbassare la guardia perché la situazione è ancora molto grave se pensiamo che per ogni persona uccisa in un incidente, ce ne sono circa 4 che restano disabili per tutta la vita, 10 feriti gravi e 40 lievi. Le stime per il 2010 dicono che quasi 1,5 milioni di persone sono rimaste ferite, 250mila in maniera grave.

 

di Lorenzo Robustelli
da lestradedellinformazione.it

Lunedì, 24 Giugno 2013
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