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L’Asaps torna a chiedere l’introduzione del reato di “Omicidio stradale”
da repubblica.it

Il tragico incidente dello scorso weekend, in cui due giovanissime hanno perso la vita e altri due ragazzi sono ricoverati in gravi condizioni, riporta in primo piano il pericolo legato alla guida in stato di ebbrezza

“Due ragazze di 17 e 18 anni sono morte all'alba in uno scontro tra tre auto avvenuto sulla statale 16 in località Pinarella, nel comune di Cervia, nel ravennate. Le due giovani vittime viaggiavano su una Citroen Saxo insieme a due ragazzi rimasti feriti e ricoverati in prognosi riservata negli ospedali di Ravenna e Cesena.

Lo scontro è avvenuto, secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia stradale, tra la Citroen e una Mercedes Classe A guidata da un'ucraina di 27 anni ora in stato di arresto per omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza”. Un “take” battuto dalle agenzie ripropone in tutta la sua drammaticità il triste fenomeno della guida in stato di ebbrezza e delle sue conseguenze omicide che finiscono per coinvolgere delle vittime innocenti. A seguito dell’ennesima disgrazia causata dall’abuso di sostanze alcoliche, l’Associazione sostenitori amici polizia stradale rilancia l’allarme su un fenomeno che sembrava aver iniziato ad invertire la tendenza negativa: “Il drammatico incidente di Pinarella di Cervia (RA) nel quale hanno perso la vita le  due giovanissime di 17 e 18 anni, e dove sono rimasti gravemente feriti i loro due fidanzati di 21 e 22, ripropone quasi improvvisamente il gravissimo fenomeno delle stragi del sabato sera. Diciamo improvvisamente perché, come già documentato, dall’Asaps, nelle strade di Romagna  lo stragismo delle notti del fine settimana negli ultimi anni aveva subito un auspicato ridimensionamento.
Tanto che l’Osservatorio il Centauro – Asaps che prende in considerazione gli incidenti delle due notti del fine settimana dove sia coinvolto almeno uno dei conducenti con meno di 30 anni, aveva registrato nel 2012, nelle tre province romagnole di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini  “solo” 22 incidenti gravi che avevano causato 5 vittime e 43 feriti.

Va ricordato che negli anni ‘80 e ‘90 si contava quel numero di vittime qualche volta in un solo fine settimana, poi le campagne anti alcol e di informazione, i decuplicati controlli con l’etilometro della Polizia Stradale e delle altre forze di polizia e le norme più severe del CdS avevano contribuito all’inversione della tendenza”. Dagli archivi dell’Asaps risulta poi un incidente simile avvenuto nel 2009, ulteriore motivo, semmai non bastassero i fatti più recenti, per tornare fortemente a chiedere ancora  l’introduzione del reato di “Omicidio stradale”: “Ora questo drammatico scontro ci riporta alla cruda realtà e ci provoca un angosciante paragone con la triste scomparsa delle giovanissime che a loro volta persero la vita, anche loro appena fuori provincia, sulla cervese nel novembre del 2009, in uno scontro nel quale non avevano alcuna responsabilità.

Il conducente dell’altro veicolo che  aveva un valore alcolemico superiore alla norma venne condannato dopo due anni a una lieve pena di 20 mesi di reclusione. Anche in questo caso l’ombra lunga dell’alcol si staglia prepotente e inquietante sull’incidente in quanto la conducente straniera (e su questo aspetto l’Asaps fornirà nei prossimi giorni dati ed elementi valutativi) sembra avesse superato abbondantemente i valori alcolemici ammessi tanto da andare oltre la fascia più elevata prevista dall’art.186 comma 2 lettera C. La gravità dell’evento ha infatti poi portato all’arresto della conducente. L’Asaps promotrice con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni di Firenze della raccolta firme per l’Omicidio stradale e per l’ergastolo della patente (arrivate a oltre 70.000 adesioni), nei casi di incidente che coinvolga conducenti con  valori alcolemeci elevati o sotto l’effetto di droga, grida alla politica e al Parlamento la necessità di intervenire presto su questo versante per dare una risposta di giustizia a chi ubriacandosi o drogandosi causa la morte di una o più persone con una sorta di “sentenza” inappellabile, immediatamente eseguita su strada a carico anche di persone innocenti”.

Infine l’Asaps ricorda che con questo ultimo incidente, nelle 3  province di Romagna, nel 2013, si è già arrivati a 5 vittime, lo stesso numero registrato nell’intero 2012. In poche parole non ci vuole nulla a cancellare in un attimo tutti i progressi compiuti fino a oggi, insomma un invito esplicito a non abbassare la guardia. (m.r.)




da repubblica.it/motori

 

 

 

Martedì, 11 Giugno 2013
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