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Notizie brevi 18/11/2005

Bosnia - MARESCIALLO DEI CARABINIERI MUORE IN UN INCIDENTE STRADALE TRA SARAJEVO E MOSTAR. FERITO UN BRIGADIERE. SONO TANTI GLI INCIDENTI STRADALI DELLE NOSTRE MISSIONI ALL’ESTERO

BOSNIA: MARESCIALLO DEI CARABINIERI MUORE IN UN INCIDENTE STRADALE TRA SARAJEVO E MOSTAR. FERITO UN BRIGADIERE. SONO TANTI GLI INCIDENTI STRADALI DELLE NOSTRE MISSIONI ALL’ESTERO


Carabinieri dell’MSU e Militari italiani impegnati in missioni umanitarie

(ASAPS) SARAJEVO – Il maresciallo capo dei Carabinieri Antonino Aiello, 45 anni in servizio presso la MSU di stanza in Bosnia, è deceduto il 17 novembre in un tragico incidente avvenuto sulla strada che collega Sarajevo a Mostar. Il sottufficiale era a bordo di un veicolo dell’Arma, insieme al vice brigadiere Davide Bregolin, rimasto ferito, e facevano parte di una colonna diretta in Italia dove avrebbero dovuto ritirare generi umanitari per alcuni orfanotrofi. Aiello, nato a Bagheria (Palermo) era impegnato nella missione dal maggio scorso, quando aveva temporaneamente lasciato la compagnia di Borgosesia (Vercelli) per essere distaccato nell’unità dell’Arma specializzata in operazioni di peace keeping. Secondo fonti ufficiali, il veicolo dei due militari sarebbe uscito di strada per cause su cui sono in corso accertamenti, attorno alle 10 e 30 del mattino, finendo poi in una scarpata. Non desterebbero invece preoccupazioni le condizioni di Bregolin, 44 anni di Venaria Reale (Torino), in servizio alla compagnia di Chieri, ricoverato in osservazione. La salma dello sfortunato militare rientrerà in Italia appena saranno concluse le formalità. Non è purtroppo il primo incidente stradale mortale, nel quale sono caduti uomini delle forze di pace impegnate all’estero. Per esempio, il 5 luglio 2004, a Nassirya, il caporal maggiore dell’Esercito Antonio Tarantino, 26 anni di Spongano (Lecce), di stanza a Gorizia, perse la vita mentre si trovava alla guida di un veicolo speronato da un autocarro irakeno; 3 suoi commilitoni rimasero feriti. Esattamente un anno dopo, il 7 luglio di quest’anno, è morto – sempre a Nassirya – il sergente degli Alpini Paracadutisti Davide Casagrande, in una strada a 10 km dal centro urbano. Il gippone VM90, dopo essere uscito di strada, si è cappottato più volte. Nello scontro altri due uomini di Antica Babilonia hanno riportato gravi fratture. Anche la Polizia di Stato ha avuto le sue vittime: il 20 novembre 2003, in Bosnia, cade il Sovrintendente Capo Francesco Gnutta, 50 anni, mentre due colleghi restarono feriti, in un tragico incidente avvenuto nei pressi di Foca, nell’est della Bosnia. I tre poliziotti, facenti parte della missione della polizia europea (Eupm), stavano viaggiando da Foca verso Sarajevo quando a causa della nebbia e del manto stradale ghiacciato la loro macchina è precipitata in una scarpata profonda 15 metri. Tutte le maggiori autorità del paese, Presidente della Repubblica in testa, hanno già fatto pervenire ai vertici dell’Arma ed alla famiglia del caduto, le proprie condoglianze. In un telegramma inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, Carlo Azeglio Ciampi ha scritto: “ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente in cui ha perso la vita il Maresciallo Capo dei Carabinieri Antonino Aiello, impegnato in attività di aiuto umanitario alla popolazione di Sarajevo. La prego di rendersi interprete, presso l’Arma dei Carabinieri, dei sentimenti miei e del popolo italiano di sentito cordoglio e intensa partecipazione al dolore causato da un così luttuoso evento”. Un altro messaggio è stato recapitato alla famiglia. L’Asaps si associa al dolore dei congiunti e dei colleghi. (ASAPS).

 

 

Venerdì, 18 Novembre 2005
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