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Notizie brevi 19/11/2005

da "Genius.it"
Imola - A processo per la morte del sovrintendente della Polizia Stradale Pierluigi Giovagnoli

da "Genius.it"

Imola
A processo per la morte del sovrintendente della Polizia Stradale Pierluigi Giovagnoli

18.11.2005 - La mattina del 24 maggio 2003 aveva partecipato prima a un convegno sulla sicurezza durante i servizi di scorta organizzato del suo sindacato, il Siulp. Poi il sovrintendente della Stradale di Forlì Pierluigi Giovagnoli (nella foto), 47 anni, moglie e tre figli, aveva preso servizio nel primo pomeriggio proprio in uno di quei servizi: al seguito del Giro delle Pesche Nettarine per la tappa nella vallata del Santerno. E lì lo attendeva il suo destino, tragico. A Pierluigi Giovagnoli, che fra l’altro dalla postazione in coda alla gara era stato spostato all’ultimo momento nelle prime file, toccò incrociare un automobilista ubriaco alle 15 del pomeriggio, e rimetterci così la vita.I consulenti di parte al processo per quella tragica fine, per la quale un imolese di 46 anni è ora imputato per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza sono sfilati mercoledì in aula a Imola nella sezione distaccata di Tribunale. Che il conducente del Daily che aveva investito in pieno il poliziotto, lo aveva trascinato per una ventina di metri e poi scaraventato in una scarpata all’altezza della frazione di Riviera in territorio di Casalfiumanese, non poteva essere del tutto vigile fu chiaro immediatamente dopo l’incidente. Il tasso alcolico nelle sue vene fu infatti allora quantificato dalle apposite analisi in oltre 300 milligrammi per litro contro lo 0,5 consentito dal codice della strada.La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dunque con più precisione in aula mercoledì mattina davanti al giudice Sandro Pecorella. La moto dell’agente, che era preceduto di circa 150 metri da quella di un collega, oltre che dall’auto in testa alla gara e da buona parte del corteo, al momento dell’impatto si era spostato al centro della carreggiata per compiere le sue manovre di segnalazione, incrociando così il Daily che viaggiava in senso di marcia opposto. Il fatto è che il Daily non doveva in alcun modo essere lì. Il transito ai veicoli era infatti interdetto dalle apposite ordinanze prefettizie che imponevano il blocco del traffico per il passaggio dell’annuale gara ciclistica, nonchè abbondantemente segnalato da auto di gara, e altri mezzi di polizia stradale che appunto avevano preceduto la motocicletta dell’agente Giovagnoli.Il furgone viaggiava a una velocità che è stata stimata sugli 83 chilometri orari, inferiore al limite dei 90 che vigeva allora su quel tratto di Montanara, ma comunque quel furgone non doveva essere lì.Tanto che un testimone ha anche raccontato in aula di aver visto il mezzo dell’imputato scartare improvvisamente alla propria sinistra proprio per evitare un gruppo di motociclisti che per lasciar passare la gara si era fermato a bordo strada.Altri testimoni verranno sentiti nella prossima udienza del 30 novembre, mentre la sentenza è attesa per il 14 dicembre prossimo. nel frattempo si sono costituiti parte civile sia la vedova con i due figli minorenni dell’agente, che hanno oggi 13 e 7 anni, oltre alla figlia oggi già maggiorenne.
l.g.

 

 

Sabato, 19 Novembre 2005
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