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Notizie brevi 09/05/2013

Porto Genova, nave abbatte torre: 7 morti
Indagati il comandante e il pilota

Continuano le ricerche dei dispersi. Quattro le persone ferite, due sono gravi. La Procura ha aperto un procedimento per omicidio colposo plurimo. Ancora da accertare le cause dell'incidente, forse un'avaria ai motiri della Jolly Nero
Vigili del fuoco impegnati nelle ricerche dei dispersi al porto di Genova (Ansa)

GENOVA - Sette morti accertati, quattro feriti (di cui due gravi) e due dispersi: è un bilancio pesante, quello del disastro avvenuto ieri, dopo le 23, nel porto di Genova quando una nave portacontainer, la Jolly Nero della compagnia 'Ignazio Messina', ha urtato in manovra la torre di controllo a molo Giano, facendola crollare. Il comandante della nave, Roberto Paoloni, 63 anni, di Genova, e il pilota del porto che era a bordo per la manovra sono indagati per omicidio colposo plurimo.

Le vittime. I sette morti accertati sono Daniele Fratantonio, 30 anni, di Rapallo; Davide Morella, 33 anni, di Biella; Marco De Candussio, 40 anni, di Lavagna, originario di Barga (Lucca); Giuseppe Tusa, 25 anni, di Milazzo, tutti e quattro militari della Guardia Costiera; il pilota Michele Robazza, 31 anni, di Livorno; l'operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, 50 anni, di Genova; l'operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, 50 anni, di Genova.

Mancano all'appello il sergente Gianni Jacoviello, 33 anni, della Spezia, e il maresciallo Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina in provincia
di Salerno.

Dei quattro feriti due sono ricoverati all'ospedale Galliera: Enea Pecchi, 40 anni, di Pavia, in prognosi riservata, e Raffaele Chiarlone, 36 anni, di Cuneo. I due ricoverati al Villa Scassi di Sampierdarena sono Gabriele Russo, 32 anni, di Messina; e Giorgio Meo, 35 anni, di Taranto, ritrovato sotto le macerie della torre.

Ricerche anche di notte. Proseguiranno anche durante la notte le ricerche degli ultimi due dispersi. Lo ha comunicato Gian Carlo Moreschi, capo del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Genova. "Ipotizziamo che i due dispersi si trovino sott'acqua - ha spiegato Moreschi - dove stiamo concentrando le ricerche che, però, proseguono anche a terra con le unità cinofile. Il problema principale è costituito dal fatto di non avere certezze sulla loro localizzazione. Determinano difficoltà anche gli arredi che si trovavano all'interno della torre e che è necessario spostare manualmente per procedere nelle ricerche". "Stiamo aspettando - ha concluso Moreschi - l'arrivo di alcune attrezzature, in particolare caschetti rigidi tipo palombaro, per poter accedere ai locali bloccati da lamiere".

Ignote le cause della sciagura. "È un bilancio pesante, siamo particolarmente scossi e siamo molto vicini alle famiglie a cui esprimiamo il nostro cordoglio. Sono state avviate fin da subito due inchieste, una amministrativa e una penale. La nave è stata posta sotto sequestro", ha detto il portavoce della Capitaneria di porto, comandante Filippo Marini. "Noi - ha aggiunto - stiamo valutando dal punto di vista del codice della navigazione quali sono le cause che hanno determinato questo incidente, posto che le operazioni in questo porto come in tutti i porti d'Italia avvengono in sicurezza, con delle regole ben precise. Viene imbarcato il pilota che coadiuva il comandante della nave nelle manovre e poi vengono utilizzati i rimorchiatori". "Va capito - ha concluso il portavoce della Capitaneria di porto - che cosa ha causato questo drammatico incidente".

Indagati comandante e pilota. Il capo della procura di Genova, Michele Di Lecce, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e, in attesa dell'analisi della scatola nera della nave, ha deciso di indagare il comandante Roberto Paoloni e il pilota, ma non si esclude che con il procedere delle indagini ce ne possano essere altri. "Al momento il procedimento a carico dei due indiziati è per il reato di omicidio colposo plurimo, ma valutiamo anche altre ipotesi. Potrebbe - ha detto Di Lecce - essere sussistente l'ipotesi di attentato alla sicurezza dei trasporti in questo caso marittimi". Il procuratore ha confermato che è stata acquisita la scatola nera della nave.

Il pm Walter Cotugno, che ha effettuato un sopralluogo, ha sentito una ventina di persone, tra cui il pilota del porto che era al timone della nave e diversi componenti dell'equipaggio. Si indaga per capire se è vero che, durante la manovra, i motori della Jolly Nero siano andati in avaria e che la mancanza di propulsione abbia causato l'impossibilità di gestire il natante da parte dei due rimorchiatori agganciati dalla nave. Ma per il presidente dell'autorità portuale Luigi Merlo, ''quella manovra non doveva essere fatta lì. Normalmente avviene in una zona più all'interno del porto, dove la nave indietreggia di poppa e si gira per uscire di prua dallo scalo. Nessuna nave si avvicina a quell'accosto'' (interattivo: la manovra).

Lupi al Parlamento: "Quattro le ipotesi del disastro". È stata aperta un'inchiesta tecnica da parte del ministero per le Infrastrutture: lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, al Parlamento. Quattro le possibili cause dell'incidente avvenuto ''in perfette condizioni meteorologiche'': ''Avarie di propulsione della nave, problemi ai cavi di trazione dei rimorchiatori, eventuali difetti di accosto o di velocità della manovra effettuata''.

Il cordoglio di Napolitano. Il presidente della Repubblica ha espresso il proprio cordoglio ai familiari delle vittime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese. La Camera ha osservato un minuto di silenzio.

Il calcio non si ferma. Il sindaco Marco Doria ha programmato una giornata di lutto per domani. La partita di stasera Samp-Catania, intanto, si giocherà con il lutto al braccio anche se la Regione Liguria ne aveva chiesto il rinvio. Le organizzazioni sindacali del settore portuale, dal canto loro, hanno proclamato uno sciopero di tutti i lavoratori portuali fino alle 13 di domani, escluso il comparto passeggeri.

 

da repubblica.it

Giovedì, 09 Maggio 2013
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