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Notizie brevi 27/10/2005

Segnaletica a norma Europea.

da Ufficiostrade.net
Segnaletica a norma Europea.


AREZZO BOTRIOLO
Giorno e Notte: retroriflettenza a norma comunitaria
Stamark LPM bicomponente per margine stradale e Laminato Stamark 340 per le striscie di mezzeria: aderenza e durabilità elevate.

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Un’incidentalità insostenibile su un’infrastruttura con caratteristiche tipicamente provinciali. Un progetto “pilota” per gli interventi futuri.
Nel 2002 i tecnici del Servizio Viabilità dell’Amministrazione Provinciale di Arezzo (circa 1300 km di strade gestite) sono stati chiamati a dare risposta definitiva al problema della SP 08 di Botriolo in comune di Castelfranco di Sopra, una breve infrastruttura di circa sei chilometri, con tasso di incidentalità altissimo, indicata spesso nelle cronache dei giornali locali come “strada della morte”. Ad oggi la procedura di studio e la realizzazione degli interventi sono conclusi ed i risultati della fase di monitoraggio sono estremamente incoraggianti: gli interventi principali si sono conclusi nel novembre 2003, anno in cui sono stati registrati 10 incidenti e 14 feriti, mentre le statistiche parziali al Settembre 2004 riportano 2 incidenti con 3 feriti.
Lo studio ha affrontato il problema della ricerca delle concause di incidentalità riconducibili all’infrastruttura e i relativi interventi di chiusura del rischio, attraverso una procedura standard adottabile per altri interventi di messa in sicurezza sulle altre infrastrutture provinciali: sono state analizzate le caratteristiche geometriche del tracciato planoaltimentrico e delle sue intersezioni con la viabilità secondaria, e confrontate con le richieste delle più recenti normative al fine di evidenziare eventuali mancanze e ponendo l’attenzione sul rispetto delle distanze di visibilità dei veicoli e sulla coerenza di esse con la velocità di progetto; sono stati effettuati rilievi di traffico e valutazione del livello di servizio dell’infrastruttura attraverso il metodo dell’HCM.
Parallelamente a tale indagine tipicamente “ingegneristica”, è stata effettuata una verifica della segnaletica verticale ed orizzontale, sia di conformità al Codice della Strada, sia di leggibilità da parte dell’utente nelle proprie condizioni al contorno (a tale proposito, ispirandosi alle metodologie dei Safety Review, è stata adottata la ripresa con telecamera digitale, nei due sensi di marcia al fine di analizzare la reale percezione del tracciato e dei suoi pericoli da parte dell’utente stradale).
E’ stata infine effettuata l’analisi degli incidenti direttamente attraverso l’esame dei verbali delle Forze di Polizia; tale approccio ha permesso l’esatta georeferenziazione dell’evento e la comprensione delle dinamiche reali e dell’eventuale concausa legata al tracciato stradale.
Gli interventi proposti dallo studio sono stati raccolti in un progetto di messa in sicurezza dell’infrastruttura suddivisi in interventi a breve termine per l’ottenimento di benefici immediati (il cui finanziamento è stato interamente permesso dalle somme previste dalla Provincia di Arezzo per il “Progetto Sicurezza 2003” interamente finanziato in proprio) ed interventi a lungo termine la cui progettazione è già in atto e il cui finanziamento è già stato previsto nei piani di programmazione dell’ente.
Gli interventi immediati hanno previsto la realizzazione di rettifiche del tracciato, allargamenti della sezione trasversale, sbancamenti e tagli alla vegetazione per migliorare la visibilità, nuovo strato di conglomerato bituminoso di usura ad alta aderenza, nuova segnaletica orizzontale e verticale, installazione di rilevatori di velocità.
In collaborazione con il personale del Centro Studi 3M, è stato studiato l’intero sistema “segnaletica” della nuova infrastruttura con il preciso intento dell’Amministrazione di adottare prodotti di qualità e durabilità elevatissime rispetto agli standard comuni. Le scelte dei tecnici si sono così direzionate verso la ricerca di soluzioni che riducano negli anni il ripetersi di interventi di manutenzione, con conseguenti disagi ai cittadini e limitazioni al traffico, fornendo contemporaneamente elevate prestazioni in termini di sicurezza.
Per la realizzazione della segnaletica orizzontale è stato scelto di differenziare il prodotto adottato per le strisce di margine – Stamark LPM Bicomponente – da quello della striscia di mezzeria – Laminato Stamark 340 – anche al fine di valutare per applicazioni future la soluzione che meglio si adatta alle infrastrutture provinciali. Entrambi i prodotti sono anche adatti ad un uso in condizioni di umidità elevate quali sono appunto le condizioni di una strada di fondovalle adiacente ad un torrente.
Ad oggi continuano le rilevazioni periodiche effettuate in contraddittorio dal personale della Provincia e del Centro Studi 3M, che dimostrano, malgrado la stagione invernale sfavorevole e la tipologia di traffico, un ottimo comportamento e il mantenimento, ad otto mesi dalla posa in opera, dei valori di retroriflettenza RL in classi R4-R5, le maggiori previste dalla norma comunitaria UNI EN 1436.
La necessità di garantire all’utente dell’infrastruttura, una migliore percezione della segnaletica stradale ha spinto a procedere verso una completa rivisitazione anche della segnaletica verticale. Abbandonando il metodo di interventi integrativi/sostitutivi occasionali, si è decisa l’installazione di segnali con particolari pellicole microprismatiche di ultima generazione 3M Diamond Grade, con particolare attenzione in corrispondenza dei 4 incroci principali, aree alle quali è stata riconosciuta una gerarchia ed importanza superiore.
La scelta di tali pellicole è stata dettata dall’esigenza di offrire una ottimale individuazione e leggibilità dell’informazioni da dare all’utenza, anche qualora le targhe installate, per cause non dipendenti dalla progettazione, risultino necessariamente installate in posizioni svantaggiate. La preoccupazione dell’Ente si è quindi rivolta verso il problema della gestione delle velocità: l’infrastruttura in oggetto è in leggera discesa, ha caratteristiche ambientali tipiche di un’infrastruttura extraurbana ma attraversa aree già fortemente urbanizzate in cui, per le conseguenti presenze di utenze deboli, il limite di velocità amministrativo non può che essere di 50 km/h.
Evolvendo il concetto di una migliore informazione all’utente della strada, in merito alle politiche di gestione della velocità, oltre all’installazione dei nuovi segnali di limite di velocità, è stata prevista l’adozione di rilevatori di velocità a postazione fissa e contestualmente del dissuasore di velocità DFS – 3M Driver Feedback Sign – mobile, da spostarsi lungo tutto il percorso.
Dall’uso combinato di tali dispositivi, messi nei punti giudicati strategici ai fini della moderazione della velocità, ci si attendono i risultati migliori, poiché mediante il dissuasore di velocità DFS – 3M Driver Feedback Sign, si avvisa l’utente della strada dell’eventuale infrazione senza incappare immediatamente nel capestro della multa e della riduzione dei punti dalla patente, lasciando la sanzione a chi deliberatamente infrange i limiti.
I risultati ottenuti in termini di riduzione dell’incidentalità sono di una tale portata che l’Amministrazione intende adottare la stessa procedura e gli stessi prodotti anche per altre infrastrutture provinciali; si è inoltre coscienti di aver adottato soluzioni di segnaletica stradale che permetteranno di mantenere a lungo gli effetti benefici riscontrati nell’immediato.


 

 

 

Giovedì, 27 Ottobre 2005
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