Mercoledì 16 Ottobre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 14/12/2012

Polizia Stradale Pescara
FALSE AUTORIZZAZIONI NOLEGGIO CONDUCENTE, 14 MISURE CAUTELARI. SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO A TERAMO

Foto di repertorio dalla rete

La Polizia stradale di Pescara sta eseguendo 14 misure cautelari, tra arresti domiciliari e obblighi di dimora, per reati contro la pubblica amministrazione in merito alla vendita, dall'Abruzzo a Roma, di autorizzazioni per 'noleggio con conducente' illecite, dietro pagamento di ingenti somme di denaro; tra i destinatari dei provvedimenti c'é anche il sindaco di Turrivalignani (Pescara), Roberto Di Cecco. La Polstrada parla di un "sodalizio criminale con una stabile organizzazione e con una precisa ripartizione dei compiti tra gli associati" e definisce "figura di spicco" il sindaco, che rilasciava un numero ingente di autorizzazioni 'noleggio con conducente' a favore di soggetti che, in realtà, non hanno mai svolto il servizio di trasporto secondo quanto previsto dalle normative.

 

Oltre 80 le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Turrivalignani. Le misure cautelari odierne si inseriscono nell'ambito di una più ampia attività del Compartimento Polizia Stradale per l'Abruzzo, che ha controllato 211 Comuni su 305 totali. In 65 casi sono emerse gravi irregolarità di carattere penale a carico dei privati che avevano ottenuto le autorizzazioni, ma anche a carico di amministratori comunali palesemente compiacenti. A conclusione di tale attività risultano indagati in Abruzzo 295 soggetti dei quali 31 amministratori comunali, tra sindaci, assessori, comandanti di Polizia municipale, mentre sono state avviate le istruttorie per il ritiro di 398 autorizzazioni rilasciate. I dettagli dell'operazione, denominata 'Taxi stand', verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle 11, in Questura a Pescara.

Il sindaco di Turrivalignani (Pescara), Roberto Di Cecco, 55 anni, è finito agli arresti domiciliari, assieme ad altre cinque persone. Si tratta di Fabio Falasca (44) e Agostino Forte (44), entrambi nati nel Chietino e residenti a Roma; Sebastiano Di Maria (41), di Serramonacesca (Pescara); Marco Rulli (47), di Roma; Giancarlo Di Girolamo (42), pescarese residente a Fonte Nuova (Roma). Otto, invece, le persone interessate da provvedimento di obbligo di dimora: P.D., 45 anni, di Pescara; T.R. (42), R.G. (42), R.S. /65), F.L. (39), D.F.S. (45), F.B. (52) e C.M. (47), tutti di Roma. I reati contestati sono l'associazione per delinquere e la corruzione propria ed impropria. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Pescara Maria Michela Di Fine su richiesta del pm Barbara del Bono. Le persone indagate, nel complesso, sono 39. Le indagini della Polstrada di Pescara, diretta da Silvia Conti, sono state portate avanti in collaborazione con i colleghi della Sottosezione di Pratola Peligna (L'Aquila) ed hanno consentito di accertare che per ogni autorizzazione, rilasciata aggirando la normativa prevista per titoli di questo tipo, veniva chiesta una cifra che andava dai 2.000 ai 10.000 euro. In particolare, il sindaco, al momento del rilascio, ometteva qualsiasi forma di controllo sul possesso dei requisiti da parte dei richiedenti.

 

Le autorizzazioni vengono rilasciate dai Comuni, con apposito bando pubblico, dopo l'individuazione, da parte della Regione, dei criteri da rispettare. Secondo la Polizia stradale, numerosi Comuni abruzzesi rilasciavano autorizzazioni in numero tale da non essere giustificabile rispetto a tali criteri. Con queste licenze e con una falsa dichiarazione circa il possesso di una rimessa in Abruzzo, molti soggetti che non avevano ottenuto l'autorizzazione a Roma riuscivano comunque a svolgere l'attività, creando di fatto una concorrenza sleale. L'attività investigativa ha preso il via proprio in seguito ad un imponente sequestro di autorizzazioni da parte della Polizia municipale della capitale. Indagini ed inchieste analoghe a quelle che hanno portato alle misure cautelari odierne sono in corso anche nelle altre province abruzzesi.

Tra i comuni controllati ce ne sono alcuni anche in provincia di Teramo: Torricella, Teramo, Notaresco, Torano, Cortino, Tortoreto, Sant'Egidio, Nereto, Roseto, Isola, Crognaleto, Atri, Bisenti, Castiglione, Arsita, Mopsciano e Montefino. Controlli che non hanno dato alcun esito e le cui posizioni sono state archiviate.

 

da certastampa.it

 

Venerdì, 14 Dicembre 2012
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK