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Notizie brevi 05/10/2012

Noi siamo sempre “avanti” nella tecnologia !

(ASAPS) In Canada continuano a studiare intensamente la maniera per ridurre la velocità e, conseguentemente, gli incidenti stradali.
Questa volta la soluzione (originale, simpatica e, forse, efficace) è stata quella di applicare sull’asfalto adesivi che riproducono fedelmente delle buche profonde che, se fossero vere, metterebbero a serio repentaglio l’incolumità di sospensioni e ruote.
Nella mente di chi ha ideato il sistema “effetti speciali” forse è passata l’immagine del guidatore che, alla vista delle voragini, alza immediatamente il piede dall’acceleratore sperando di salvare l’auto da scossoni improvvisi e, soprattutto, il portafogli da prelievi a favore di carrozziere e gommista.
Questa volta, però, il Vecchio Continente e, nello specifico, l’Italia batte tutti.


Già abbiamo vinto per ben tre volte l’oscar per gli effetti speciali con un “genio” da poco scomparso (Carlo Rambaldi con King Kong, Alien ed ET).
La foto posta sotto quella degli adesivi canadesi (immagini ricavate dal Web)  mostra, comunque, una fedeltà nei particolari propria di chi conosce veramente bene il mestiere, propria di chi riesce a lavorare con una tale precisione che, alla fine, viene spontaneo dire: “Sembrano vere”.
Sì effettivamente sono vere!


Sono le buche delle nostre strade lasciate abbandonate agli agenti atmosferici, ai troppi rattoppi o alla imperizia di manutenzioni mal fatte o, addirittura, mai neppure immaginate.
Per tornare seri non osiamo immaginare cosa potrebbe succedere ad una macchina o, peggio ancora, a un ciclomotore che si trovi improvvisamente in mezzo a quelle dune. C’è solo da sperare che la strada immortalata nella foto sia a scarsissimo scorrimento, altrimenti ancora una volta dovremmo invidiare coloro che abitano “dall’altra parte” che, per vedere delle buche nelle strade, hanno bisogno di inventarsele rubando all’italico popolo un po’ delle sue caratteristiche principali: inventiva e immaginazione. (ASAPS)

 

 


 

Venerdì, 05 Ottobre 2012
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