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Indagato troppo "in fretta": automobilista 35enne assolto a Sanremo dalla guida in stato di ebbrezza

All'automobilista è stato fatto compilare il verbale di indagine tra la prima e la seconda prova del palloncino, mentre avrebbe dovuto compilarlo soltanto alla fine. In quel modo, la seconda prova è stata invalidata e il giudice ha deciso di assolverlo

Un automobilista di 32 anni, di Reggio Calabria, è stato assolto dal giudice monocratico Paolo Luppi, di Sanremo dall'accusa di guida in stato di ebbrezza, per fatti commessi nel 2008. Motivo: l'atto di indagine nei suoi confronti era stato compilato troppo in fretta, ovvero tra il primo e il secondo esame del tasso alcolemico, quando invece avrebbe dovuto essere compilato soltanto alla fine.
In pratica, la legge inquadra l'alcoltest - la cosiddetta “prova del palloncino” - come un “accertamento urgente sulla persona”, che può essere eseguito fintanto l'automobilista non è ancora formalmente indagato; dopodiché scatta l'accertamento “tecnico” che segue tutt'altra procedura.
In quest'ultimo caso, ad esempio, l'indagato può formalmente rifiutarsi di rispondere all'agente, se non in presenza del proprio avvocato e via dicendo.

Cosa succede: alle 2.15 (di mattina), l'automobilista viene sottoposto al primo accertamento. La prova dà un tasso alcolico nel sangue pari a 1,20 g/l. La seconda prova, che dev'essere eseguita a distanza di almeno cinque minuti dalla prima, si ha alle 2.30, con un tasso alcolico pari a 1,10 g/l.
Nel frattempo, tuttavia, l'autorità procedente fa compilare al giovane l'atto di indagine nei suoi confronti, con relativa elezione di domicilio. A quel punto, automaticamente, la seconda prova del “palloncino” non è più valida. L'automobilista, infatti, dopo essere stato formalmente indagato avrebbe potuto rifiutarsi di sostenere la prova del palloncino.
Ed è stato sulla scorta di questa tesi, che il giudice ha assolto il giovane. Il pm, invece, nella requisitoria aveva chiesto oltre alla normale condanna anche una sospensione di 8 mesi della patente. Ma non è tutto.
Il giovane venne sottoposto direttamente alla prova del palloncino, senza prima effettuare l'esame preliminare, quello dal cui esito l'agente decide se procedere, o meno, al palloncino. Quest'ultimo esame può essere effettuato direttamente, solo nel caso in cui ci sia stato un incidente o quando l'automobilista si presenti in condizioni inequivocabili.

 

da riviera24.it

 

 


 

Venerdì, 06 Aprile 2012
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