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Regno Unito
Il limite di 20 miglia (30 km) funziona: calo degli incidenti fino al 90%

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) In Inghilterra il limite di 20 miglia (i nostri 30 km/h) nei centri residenziali quelli, cioè, con le case a ridosso delle strade, sembra aver sortito un effetto considerevolmente positivo.
Le prime zone 20 miglia furono attivate già nel 1990 e fra il ‘91 e il ‘99 si è arrivati alla cifra di 450.
Nel 2008 le zone con l’indicazione del limite sono salite a quasi 2.000, 400 nella sola capitale Londra.
I risultati ottenuti da questi provvedimenti parlano di un calo degli incidenti del 60% con un -70% di coinvolgimento di bambini. Le zone limitrofe, invece, “soffrivano” questo calo con un lieve aumento dell’incidentalità dovuto al maggior traffico conseguente alla volontà di non percorrere la zona con il basso limite.


Il totale degli incidenti, però, ha sempre prodotto il confortante risultato di una diminuzione del 56% con un -90% di morti e feriti gravi.
Nella capitale il risultato è stato inferiore con un calo del 42% e ma obiettivo del Regno Unito è quello di introdurre in tutte le zone residenziali di Londra il limite di 20 miglia.
La conformazione delle città Inglesi, collegate egregiamente da strade ad alto scorrimento e ferrovie, permette questo tipo di soluzione che è stata presa in seria considerazione anche Commissione Europea che, nell'ottica di una riduzione degli incidenti entro il 2020, è orientata a riconoscere le Zone 30 come uno dei principali mezzi per proteggere i bambini.


A questo proposito ricordiamo che in Italia da inizio anno l'Osservatorio il Centauro - Asaps ha già monitorato 116 episodi con 11 bambini morti (2 stranieri). 6 erano trasportati, 4 pedoni e uno in bici. 138 i feriti. 17 episodi davanti alle scuole. 2 scuolabus coinvolti in incidenti
L'Osservatorio registra gli incidenti dei bambini fino a 13 anni. Piccolissima la maggior parte delle vittime. 8 avevano meno di 5 anni. 2 erano di età da 6 a 10 anni, una da 11 a 13 anni.
La maggior parte degli incidenti si è verificata in centro abitato con 63 episodi su 116 (54%), 33 episodi su statali e provinciali e 6 nelle autostrade.
Visti i numeri è auspicabile anche per il nostro Paese un ragionamento come quello Inglese con dei limiti nelle zone residenziali che aiutino una circolazione sicura soprattutto per i piccoli ciclisti e pedoni, confidando nel rispetto delle regole più britannico rispetto al nostro. (ASAPS)

 

 

 


 

Mercoledì, 21 Marzo 2012
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