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Animali 17/02/2012

Trieste
La Guardia di Finanza scopre un importante traffico illegale di cuccioli di cani dall’Ungheria
Brave Fiamme Gialle

(ASAPS) Abbiamo da poco parlato di episodi legati ai nostri migliori amici e alle loro avventure legate in modo indissolubile con gli uomini in divisa.
A conferma di queste vicende ecco un nuovo episodio che mette in evidenza due verità: ci sono sempre persone (purtroppo) che approfittano dei più deboli per guadagnare senza fare fatica, ci sono sempre uomini (per fortuna) sulle strade che riescono ad arrivare prima.
Il fatto è successo a Trieste e vede protagonisti gli uomini delle Fiamme Gialle che hanno scoperto un traffico illegale di cuccioli dall’Ungheria.
Duecentosettanta piccoli cani di razze pregiate, stipati, affamati, infreddoliti e impauriti nel cassone di un camion quasi come in una tradotta che li trasportava verso chissà quale destinazione, verso quale padrone che accettava, per risparmiare due soldi, la mancanza di documenti sanitari e di identificazione necessari per il regolare traffico internazionale degli animali.
Chihuaua, Pinceer, Yorkshire Terrier, Alani, San Bernardo, Spitz, Cavalier King, Husky, Labrador, Akita Inu: questi simpatici cuccioli, se riuscivano ad arrivare indenni verso qualche compiacente commerciante, avrebbero fruttato una cifra vicina a 300mila euro, ma forse non avrebbero superato lo stress del viaggio, del freddo, della fame e della mancanza di controlli sanitari.
Ma come nelle belle fiabe, quelle che vedono protagonisti gli animali indifesi, ecco che i “buoni” questa volta della Guardia di Finanza riescono ad intervenire e a fermare questo terribile commercio che comincia a diventare un pericolo per la salute di animali e uomini.
Le Fiamme Gialle in questo caso non hanno fatto un blitz in una zona di villeggiatura piena di oro e pellicce. Questa volta le “pellicce” sottoposte a controllo avevano musetti impauriti e occhi dolci che chiedevano aiuto; gli autori del traffico, invece, possono tranquillamente essere considerati nemici della società, come gli evasori. (ASAPS)

 

 



 

Venerdì, 17 Febbraio 2012
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