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Animali 11/12/2003

Valsugana Primiero - Ospedaletto - Un cervo sfonda il parabrezza con il corno L’animale tramortito è poi fuggito nei campi. Illesa la guidatrice

Da "Trentino Katweb News" del 11 dicembre 2003
Un cervo sfonda il parabrezza con il corno
L’animale tramortito è poi fuggito nei campi. Illesa la guidatrice
VALSUGANA PRIMIERO - OSPEDALETTO. Paura l’altra notte alla periferia di Ospedaletto, dove un cervo si è scontrato con una autovettura in transito, perforando il parabrezza, danneggiando il veicolo e creando tanta paura. Nell’impatto, l’animale è rimasto tramortito ma è riuscito a riprendersi ed a dileguarsi nella notte. Sulla vettura, una Fiat Brava, ha lasciato un proprio segno inequivocabile, ossia un corno spezzatosi dal suo palco e con cui ha forato il vetro.
Sulla Fiat Brava si trovava da sola la quarantottenne Franca Busarello in Fantinelli, che verso mezzanotte percorreva la ex strada statale, per raggiungere la sua casa in Via Valbronzale ad Ospedaletto. Aveva da poco lasciato il consueto posto di lavoro nel poco distante ristorante "all’Isolotto".
Giunta in località Prato, a ridosso della zona artigianale del paese, si è vista all’improvviso piombare addosso l’animale, sceso dalla scarpata e saltato sulla sede stradale. Un gran botto, finestrini in frantumi, ingenti danni alla vettura ed un corno appuntito infilzato nel parabrezza, scheggiato a raggera dopo l’impatto.
Tanta paura, il cervo esanime in mezzo alla strada e la donna, col cuore in gola, che in qualche modo è riuscita ad arrivare a casa. Sul posto dell’incidente si è subito recato il cognato Mario che, una decina di minuti dopo lo scontro, ha visto il cervo rialzarsi a fatica dalla strada. Ha scosso la testa per poi allontanarsi nei campi, protetto dal buio.
La donna se l’è cavata abbastanza bene, colpita da tante schegge di vetro, ma con nessuna ferita. Una tragedia sfiorata per miracolo, perché il corno dell’animale era penetrato nell’abitacolo ad altezza del petto.
Al mattino è intervenuto sul posto anche il guardacaccia Matteo Tessaro, ma dell’animale nessuna traccia.
Un nuovo incidente con un cervo protagonista, risoltosi fortunatamente senza spargimento di sangue e con soli danni all’automobile. Dello stato di salute dell’animale non è dato sapere, ma di certo, pur avendo perso un corno, ha salvato la pelle.
Che succede ora? Chi paga i danni?
Angelo Cappello di Borgo, presidente del "Comitato danneggiati da ungulati" segnala che dall’agosto scorso è in vigore la legge provinciale che prevede i risarcimenti per i danni provocati dagli animali. La norma consente di pagare danni retroattivi, a partire dal gennaio 1998.
"I risarcimenti però non arrivano ancora", spiega Angelo Cappello, "perché c’è la legge, ma non è pronto il regolamento di esecuzione. Mi risulta che gli uffici provinciali ne avevano elaborato una bozza pochi giorni prima delle elezioni. Ora è necessario che la nuova Giunta l’approvi finalmente".
Giovedì, 11 Dicembre 2003
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