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Spagna - Gli automobilisti festeggiano il ritorno dei 120 Km/h e chiedono di innalzare il limite a 130

Foto da Virgilio.it


(ASAPS) Tra i primi a manifestare soddisfazione  per la decisione dell’esecutivo spagnolo di ripristinare il limite dei 120 km/h, l’Automovilistas Europeos Asociados (AEA), che per bocca del suo presidente Mario Arnaldo commenta come questo provvedimento di revoca “ponga finalmente fine ad una situazione di stress che gli automobilisti hanno subito per lungo tempo”. Secondo Arnaldo la limitazione della velocità sulle autostrade e le superstrade della penisola iberica ha fallito gli obiettivi del governo che si proponeva in questo modo di ridurre del 15% i consumi energetici e le immissioni di idrocarburi nell’ambiente. Nel mese di marzo il risparmio registrato si è fermato solo al 7,8% e in quello di aprile la percentuale si è arrestata ad un livello ancora inferiore.
Altra organizzazione che plaude alla revoca dei 110 è il Comisariado Europeo del Automòvil (CEA) secondo cui l’eventuale innalzamento dei limiti ai 130 km/ h sulle arterie ad alta viabilità si pone perfettamente in linea con gli obiettivi di risparmio energetico, ambientale e con quelli della sicurezza stradale. Dello stesso parere anche il Royal Automobile Club di Spagna (Race) per il quale è invece necessario concentrare l’attenzione sulla riduzione delle zone di rischio in area urbana, come ad esempio quelle nelle immediate vicinanze delle scuole, mentre si pronuncia favorevole al superamento dei 120 chilometri orari sulle strade ad alta percorrenza.
A favore della decisione del governo anche il Movimento DVuelta e il Movimiento 140. Entrambe le organizzazioni si erano dimostrate molto combattive nei confronti del decreto che fissava il limite a 110 chilometri all’ora tanto da avanzare un ricorso amministrativo davanti alla Corte Suprema.
Anche la Confederazione Nazionale delle Autoscuole (NACE) accoglie con favore il ritorno a 120 km/h  nella convinzione che viaggiare a questa velocità consentirà ai conducenti un risparmio energetico tra il 15 e il 20%. Favorevole al ripensamento del Governo, visti anche i miglioramenti compiuti negli anni sia dal punto di vista delle infrastrutture stradali che da quelli della sicurezza dei veicoli, l’Unione delle Guardie Civil (UGC).
L’innalzamento dei limiti incontra anche il plauso della Rete Europea di Garanzia dei Veicoli (REGV) secondo la quale viaggiare per lunghe percorrenze a velocità inferiori a quelle per le quali sono progettate le auto moderne, ossia tra i 115 e i 130 km, può contribuire a  causare guasti ed avarie dei veicoli.
Molte di queste associazioni sono concordi inoltre nell’affermare che, ad incidere sul risparmio energetico registrato, sia stata la riduzione dei consumi prodotta dalla crisi economica più che l’abbassamento dei limiti di velocità.
Nel frattempo, l’Associazione Nazionale dei Produttori (Anfac) chiede all’esecutivo misure per rinnovare il parco auto circolanti con veicoli moderni capaci di abbattere fino al 40% le immissioni inquinanti rispetto a quelle che hanno più di 10 anni. (ASAPS)

 

Venerdì, 05 Agosto 2011
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